La struttura della moneta e la sua naturale capacità di adattamento ad ogni luogo e tempo ne rivelano la naturale essenza. Il suo collegamento con lo sviluppo locale, il suo indissolubile legame con le variazioni del panorama sociale e le sue attraenti qualità dinamiche, ne fanno il simbolo della stabilità di un sistema che, sopra ad ogni altro, governa e muove la fiducia che l’umanità intera ripone su di essa. La ricerca di metodi alternativi alla valuta tradizionale, al fine di rendere meno forte l’ingerenza del sistema bancario su quello sociale, ha prodotto nuove forme di moneta che non hanno ancora saputo generare innovazioni nella concezione e nell’essenza degli strumenti finanziari. La moneta è riuscita a modificare il paesaggio economico a sua immagine, insinuandosi nelle sue fessure, riuscendo ad erigersi a pilastro dello stesso sistema che l’aveva generata. Come un’entità che agli occhi dell’uomo non può essere eliminata, risulta allo stesso tempo parte integrante e fondamentale pilastro della nostra esistenza. In questo capitolo evitando giudizi di valore si discuterà dell’essenza della moneta, sviluppata nella sua capacità di adattamento, nella sua mutevolezza e nella sua resistenza alle nuove creazioni di valuta. Si valuterà l’esempio dell’Euro, come di una moneta tanto discussa quanto percepita come inevitabile substrato di uno sviluppo che ancora non è stato raggiunto. In seguito, si prenderanno in considerazione le criptovalute ed il loro rapporto con la valuta ufficiale, che è riuscita almeno per ora a relegarle in un angolo, assieme ad altri strumenti di natura speculativa. Infine, si rivaluteranno le teorie monetarie di Giacinto Auriti, Professore di diritto all’università di Teramo, scomparso nel 2006, il cui esperimento del SIMEC39 è uno dei più noti tentativi di ridefinire il concetto di moneta ed il panorama finanziario locale.
Moneta e sviluppo locale. Il flusso monetario, criptovalute e rivalutazione del SIMEC
R. Veraldi
2020-01-01
Abstract
La struttura della moneta e la sua naturale capacità di adattamento ad ogni luogo e tempo ne rivelano la naturale essenza. Il suo collegamento con lo sviluppo locale, il suo indissolubile legame con le variazioni del panorama sociale e le sue attraenti qualità dinamiche, ne fanno il simbolo della stabilità di un sistema che, sopra ad ogni altro, governa e muove la fiducia che l’umanità intera ripone su di essa. La ricerca di metodi alternativi alla valuta tradizionale, al fine di rendere meno forte l’ingerenza del sistema bancario su quello sociale, ha prodotto nuove forme di moneta che non hanno ancora saputo generare innovazioni nella concezione e nell’essenza degli strumenti finanziari. La moneta è riuscita a modificare il paesaggio economico a sua immagine, insinuandosi nelle sue fessure, riuscendo ad erigersi a pilastro dello stesso sistema che l’aveva generata. Come un’entità che agli occhi dell’uomo non può essere eliminata, risulta allo stesso tempo parte integrante e fondamentale pilastro della nostra esistenza. In questo capitolo evitando giudizi di valore si discuterà dell’essenza della moneta, sviluppata nella sua capacità di adattamento, nella sua mutevolezza e nella sua resistenza alle nuove creazioni di valuta. Si valuterà l’esempio dell’Euro, come di una moneta tanto discussa quanto percepita come inevitabile substrato di uno sviluppo che ancora non è stato raggiunto. In seguito, si prenderanno in considerazione le criptovalute ed il loro rapporto con la valuta ufficiale, che è riuscita almeno per ora a relegarle in un angolo, assieme ad altri strumenti di natura speculativa. Infine, si rivaluteranno le teorie monetarie di Giacinto Auriti, Professore di diritto all’università di Teramo, scomparso nel 2006, il cui esperimento del SIMEC39 è uno dei più noti tentativi di ridefinire il concetto di moneta ed il panorama finanziario locale.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
Moneta e sviluppo locale. (1).pdf
accesso aperto
Descrizione: File completo
Tipologia:
PDF editoriale
Dimensione
1.38 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.38 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


