L’Office National des Chemins de Fer du Maroc bandisce nel 2012 quattro concorsi per altrettante stazioni dell’alta velocità. I concorrenti possono partecipare solo a due delle quattro gare. Lo studio romano ABDR (fondato da Maria Laura Arlotti, Michele Beccu, Paolo Desideri e Filippo Raimondo) si classifica al secondo posto per la stazione di Tangeri e vince quella di Casablanca, uno snodo particolarmente importante perché collega la città con l’aeroporto. Il bando di concorso richiedeva una soluzione “a ponte” per la stazione: caso fortunato, perché la Stazione Tiburtina a Roma, realizzata da ABDR, utilizzava la stessa tipologia, rispetto alla quale lo studio aveva maturato una grande esperienza. Le due pile d’appoggio del ponte sono ubicate in corrispondenza dell’atrio nord, più monumentale perché affacciato verso il centro storico, e dell’atrio sud, rivolto verso la porzione di città da riconfigurare e contraddistinto da svariate attività collaterali tipiche di una stazione (carico-scarico, parcheggio dei veicoli privati, arrivi e partenze degli autobus extraurbani). Sulle due pile grava l’impalcato, realizzato con una struttura reticolare spaziale alla quale è appesa la galleria, che è organizzata su tre fasce: quella a nord contiene i negozi, quella centrale la distribuzione, quella a sud lo spazio d’attesa e la discesa ai binari.

ABDR - Stazione alta velocità Casablanca - Arabeschi per l'alta velocità

Paolo Desideri;Filippo Raimondo
2020-01-01

Abstract

L’Office National des Chemins de Fer du Maroc bandisce nel 2012 quattro concorsi per altrettante stazioni dell’alta velocità. I concorrenti possono partecipare solo a due delle quattro gare. Lo studio romano ABDR (fondato da Maria Laura Arlotti, Michele Beccu, Paolo Desideri e Filippo Raimondo) si classifica al secondo posto per la stazione di Tangeri e vince quella di Casablanca, uno snodo particolarmente importante perché collega la città con l’aeroporto. Il bando di concorso richiedeva una soluzione “a ponte” per la stazione: caso fortunato, perché la Stazione Tiburtina a Roma, realizzata da ABDR, utilizzava la stessa tipologia, rispetto alla quale lo studio aveva maturato una grande esperienza. Le due pile d’appoggio del ponte sono ubicate in corrispondenza dell’atrio nord, più monumentale perché affacciato verso il centro storico, e dell’atrio sud, rivolto verso la porzione di città da riconfigurare e contraddistinto da svariate attività collaterali tipiche di una stazione (carico-scarico, parcheggio dei veicoli privati, arrivi e partenze degli autobus extraurbani). Sulle due pile grava l’impalcato, realizzato con una struttura reticolare spaziale alla quale è appesa la galleria, che è organizzata su tre fasce: quella a nord contiene i negozi, quella centrale la distribuzione, quella a sud lo spazio d’attesa e la discesa ai binari.
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