L’architettura italiana del periodo compreso tra il 1860 ed il 1915 rivela una netta differenza tra quanto proposto dai concorsi di architettura e quanto invece realizzato. Agli inizi del Novecento anche nei concorsi del Pensionato Artistico Nazionale si scorgono i primi segni di una trasformazione del linguaggio architettonico. Nonostante la spinta innovatrice costituita dai progetti di concorso del Pensionato Artistico Nazionale, lo slancio ideologico si spegne progressivamente per confluire nell’Eclettismo storicista o nel Classicismo semplificato, nei quali emerge la figura di Marcello Piacentini. È con le elaborazioni di Marcello Piacentini che negli anni Dieci si giunge a definire la compiuta interazione con i monumenti antichi del passato tanto desiderata dagli architetti ottocenteschi.
"Un dissidio reale e visibile tra ciò che si fa e ciò che si pensa". L’architettura dell’Italia postunitaria tra concorsi e progetti. "A real and visible disagreement between what is done and what is thought". Post-Unification Italian architecture, between competitions and designs
RAFFAELE GIANNANTONIO
2020-01-01
Abstract
L’architettura italiana del periodo compreso tra il 1860 ed il 1915 rivela una netta differenza tra quanto proposto dai concorsi di architettura e quanto invece realizzato. Agli inizi del Novecento anche nei concorsi del Pensionato Artistico Nazionale si scorgono i primi segni di una trasformazione del linguaggio architettonico. Nonostante la spinta innovatrice costituita dai progetti di concorso del Pensionato Artistico Nazionale, lo slancio ideologico si spegne progressivamente per confluire nell’Eclettismo storicista o nel Classicismo semplificato, nei quali emerge la figura di Marcello Piacentini. È con le elaborazioni di Marcello Piacentini che negli anni Dieci si giunge a definire la compiuta interazione con i monumenti antichi del passato tanto desiderata dagli architetti ottocenteschi.File | Dimensione | Formato | |
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