Per studio, per lavoro, per svago: la percezione dell'Abruzzo come sfondo territoriale si compone di figure con moltissimi dettagli, dei quali aumenta la percezione ad ogni nuova mappa, ad ogni nuova fotografia. Una particolare figura è quella dei “territori di raccordo”, intesi come l’insieme dei luoghi abitati e dei paesaggi caratterizzati dai piccoli numeri, con pochi abitanti, con confini amministrativi non estesi, economie locali, non serviti da una efficiente rete infrastrutturale, situati negli spazi di collegamento tra le aree più popolate, negli spazi di tramite e di passaggio fra elementi di maggiore attrattività del paesaggio, delle infrastrutture, della produzione, del commercio. Sono territori per i quali la nozione di fragilità si estende alla loro fisicità, alle aree a rischio geologico e sismico, ma anche alla loro condizione economica e strutturale, alla progressiva diminuzione del numero degli abitanti o alla loro delocalizzazione in luoghi diversi dagli insediamenti di origine per eventi calamitosi, per inadeguatezza dei suoli, per cambiamenti indotti dalle scelte localizzative delle attrezzature territoriali. Dove alla mancanza di risorse o alla difficoltà di individuarle e valorizzarle, si associa una carenza di servizi in quantità e qualità.

Fitting territories. I territori dei tracciati ferroviari

Raffaella Massacesi
2016-01-01

Abstract

Per studio, per lavoro, per svago: la percezione dell'Abruzzo come sfondo territoriale si compone di figure con moltissimi dettagli, dei quali aumenta la percezione ad ogni nuova mappa, ad ogni nuova fotografia. Una particolare figura è quella dei “territori di raccordo”, intesi come l’insieme dei luoghi abitati e dei paesaggi caratterizzati dai piccoli numeri, con pochi abitanti, con confini amministrativi non estesi, economie locali, non serviti da una efficiente rete infrastrutturale, situati negli spazi di collegamento tra le aree più popolate, negli spazi di tramite e di passaggio fra elementi di maggiore attrattività del paesaggio, delle infrastrutture, della produzione, del commercio. Sono territori per i quali la nozione di fragilità si estende alla loro fisicità, alle aree a rischio geologico e sismico, ma anche alla loro condizione economica e strutturale, alla progressiva diminuzione del numero degli abitanti o alla loro delocalizzazione in luoghi diversi dagli insediamenti di origine per eventi calamitosi, per inadeguatezza dei suoli, per cambiamenti indotti dalle scelte localizzative delle attrezzature territoriali. Dove alla mancanza di risorse o alla difficoltà di individuarle e valorizzarle, si associa una carenza di servizi in quantità e qualità.
2016
978-88-548-9187-6
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