L’assetto confinario del Caucaso meridionale (Cm), radicalmente modificato nel 1991 dalla dissoluzione dell’Urss, ha subìto ulteriori, drammatici, stravolgimenti in seguito ai conflitti su base etnica che hanno coinvolto i tre Stati della regione, trasformandone profondamente la base territoriale e la struttura demografica, ostacolandone il regolare funzionamento e la transizione verso lo Stato di diritto e condizionandone la sovranità, oggi fortemente limitata sia dalle secessioni armate di entità separatiste, sia dalla presenza russa, che esercita nella regione una influenza militare, economica, culturale alla quale è molto difficile sottrarsi. Alle vecchie barriere dettate dalla Guerra Fredda se ne sono quindi sostituite altre, meno stabili e prevedibili, per certi versi persino più impenetrabili.
L’assetto confinario del Caucaso meridionale post–sovietico
Luca Zarrilli
2019-01-01
Abstract
L’assetto confinario del Caucaso meridionale (Cm), radicalmente modificato nel 1991 dalla dissoluzione dell’Urss, ha subìto ulteriori, drammatici, stravolgimenti in seguito ai conflitti su base etnica che hanno coinvolto i tre Stati della regione, trasformandone profondamente la base territoriale e la struttura demografica, ostacolandone il regolare funzionamento e la transizione verso lo Stato di diritto e condizionandone la sovranità, oggi fortemente limitata sia dalle secessioni armate di entità separatiste, sia dalla presenza russa, che esercita nella regione una influenza militare, economica, culturale alla quale è molto difficile sottrarsi. Alle vecchie barriere dettate dalla Guerra Fredda se ne sono quindi sostituite altre, meno stabili e prevedibili, per certi versi persino più impenetrabili.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.