“Il Piano Cultura Futuro Urbano è un progetto del MiBAC - Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, che nasce per promuovere iniziative culturali nelle periferie delle città metropolitane e nei capoluoghi di provincia di tutta Italia. Un Piano d’azione di 25 milioni di euro entro il 2021, che finanzierà la realizzazione di nuovi servizi con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dell’intera collettività urbana, donando nuova personalità a scuole, biblioteche e opere pubbliche rimaste incompiute. Un progetto intersettoriale d’avanguardia che invita alla collaborazione civica, un patto con la società civile che mira a promuovere le condizioni per cui i cittadini possano coltivare i propri talenti, non solo in ambito strettamente culturale ma anche umano”. Questo piano costituisce all’oggi lo sforzo maggiore prodotto da una importante e innovativo dipartimento pubblico italiano, l’attuale Direzione Generale Creatività Contemporanea e Rigenerazione urbana, già Direzione Generale Arte, Architettura e Periferie, nato in seno al MIBAC, che da alcuni anni ha avviato, in Italia, una inedita azione di promozione culturale, a cavallo tra campi disciplinari diversi e in genere separati, elaborando “numerose ricerche ed iniziative in tema di catalogazione e inventariazione di arte e di architettura, nonché un’analisi conoscitiva dello status quaestionis delle periferie italiane”, assieme alla promozione di bandi pubblici indirizzati a promuovere tramite azioni pilota nuove forme di attenzione all’interno del dibattito sulla riqualificazione e rigenerazione delle città. Il paper prova a formulare un primo bilancio critico di tale esperienza, ancora in corso, a partire anche da alcune esperienze – bando Cineperiferie 2017, Bando Biblioteca Casa di Quartiere, 2019 – riflettendo sulle molte opportunità, punti di forza, ma anche debolezze e rischi che questo nuovo genere di approccio sembra riservare all’interno del più generale dibattito italiano e internazionale sulla rigenerazione urbana degli ambienti urbani marginali e maggiormente segnati da condizioni di disuguaglianza ed esclusione sociale.
La cultura crea bellezza? L’esperienza (in corso) del Piano Cultura Futuro Urbano, DGCC-MiBACT, all’interno del dibattito italiano sulla rigenerazione delle periferie urbane
Piero Rovigatti
2020-01-01
Abstract
“Il Piano Cultura Futuro Urbano è un progetto del MiBAC - Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, che nasce per promuovere iniziative culturali nelle periferie delle città metropolitane e nei capoluoghi di provincia di tutta Italia. Un Piano d’azione di 25 milioni di euro entro il 2021, che finanzierà la realizzazione di nuovi servizi con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dell’intera collettività urbana, donando nuova personalità a scuole, biblioteche e opere pubbliche rimaste incompiute. Un progetto intersettoriale d’avanguardia che invita alla collaborazione civica, un patto con la società civile che mira a promuovere le condizioni per cui i cittadini possano coltivare i propri talenti, non solo in ambito strettamente culturale ma anche umano”. Questo piano costituisce all’oggi lo sforzo maggiore prodotto da una importante e innovativo dipartimento pubblico italiano, l’attuale Direzione Generale Creatività Contemporanea e Rigenerazione urbana, già Direzione Generale Arte, Architettura e Periferie, nato in seno al MIBAC, che da alcuni anni ha avviato, in Italia, una inedita azione di promozione culturale, a cavallo tra campi disciplinari diversi e in genere separati, elaborando “numerose ricerche ed iniziative in tema di catalogazione e inventariazione di arte e di architettura, nonché un’analisi conoscitiva dello status quaestionis delle periferie italiane”, assieme alla promozione di bandi pubblici indirizzati a promuovere tramite azioni pilota nuove forme di attenzione all’interno del dibattito sulla riqualificazione e rigenerazione delle città. Il paper prova a formulare un primo bilancio critico di tale esperienza, ancora in corso, a partire anche da alcune esperienze – bando Cineperiferie 2017, Bando Biblioteca Casa di Quartiere, 2019 – riflettendo sulle molte opportunità, punti di forza, ma anche debolezze e rischi che questo nuovo genere di approccio sembra riservare all’interno del più generale dibattito italiano e internazionale sulla rigenerazione urbana degli ambienti urbani marginali e maggiormente segnati da condizioni di disuguaglianza ed esclusione sociale.File | Dimensione | Formato | |
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