Questo contributo esamina il senso e il ruolo della partecipazione nei processi di pianificazione, progetto e gestione urbana della città di Pescara. L’ipotesi assunta è che il ricorso a pratiche collaborative aperte al coinvolgimento attivo degli abitanti, in forma singola o associata, costituisca ancora oggi, nella città e nell'area metropolitana di cui è parte, una possibilità di innovazione ed efficienza dell'azione pubblica . Nei paragrafi iniziali è definito un quadro generale di riferimento, attraverso una elementare rassegna nazionale e internazionale delle esperienze in materia più recenti e di maggior interesse e carattere di innovazione. A seguire, sono analizzate in chiave sintetica alcune vicende esemplari e recenti nella vita della città, con attenzione anche alla stagione dei Programmi Urbani Complessi (PRU, PRUSST, Accordi di Programma, , alla luce dello spazio e del ruolo assegnato, all'interno di queste esperienze, alla partecipazione dei cittadini: abitanti, in primo luogo, ma anche il complesso sistema dei portatori di interesse locale. L’ipotesi ulteriore che fa da sfondo alla ricerca è che lo strumento della partecipazione – strumento, ma anche fine esso stesso della pianificazione e della progettazione urbana e urbanistica – possa, anche attraverso l’esame critico di tali vicende, trovare nuova attenzione e interesse da parte, principalmente, dei decisori pubblici, ma anche da parte dei soggetti – cittadini, associazioni, gruppi, portatori di interessi, diritti, o bisogni collettivi - cui la partecipazione dovrebbe essere primariamente indirizzata, nell'ipotesi che possa, presto, essere considerata parte essenziale di una inedita strategia e di un nuovo stile di governo pubblico della città. La proposta di base di questo scritto è, dunque, che lo strumento della partecipazione sia da subito considerato come una delle idee chiave dell’idea di città proposta nel programma di Convenzione iniziale tra Comune e Dipartimento. La ricerca ricorda anche alcune occasioni di conflitto urbano che hanno caratterizzato le vicende urbanistiche e amministrative della città, interrogandosi sul ruolo e la funzione che eventuali strumenti e procedure partecipate hanno svolto, o avrebbero potuto svolgere, nella soluzione dialogica e consensuale di tali conflitti, e nella valutazione ex ante ed ex post degli effetti generati. A conclusione del rapporto, viene anche illustrato il progetto, ormai in avanzato stato di realizzazione e sperimentazione all'interno del Dd'A, di un Osservatorio della Partecipazione e della Cittadinanza Attiva, inteso come strumento di comunicazione e supporto ai processi partecipativi in corso, attesi, o auspicati per la città e il territorio metropolitano di Pescara e ai processi decisionali in materia urbanistica e di progetto urbano.
Urbanistica e partecipazione a Pescara. Vicende, occasioni, possibilità, strumenti di supporto
Piero Rovigatti
2016-01-01
Abstract
Questo contributo esamina il senso e il ruolo della partecipazione nei processi di pianificazione, progetto e gestione urbana della città di Pescara. L’ipotesi assunta è che il ricorso a pratiche collaborative aperte al coinvolgimento attivo degli abitanti, in forma singola o associata, costituisca ancora oggi, nella città e nell'area metropolitana di cui è parte, una possibilità di innovazione ed efficienza dell'azione pubblica . Nei paragrafi iniziali è definito un quadro generale di riferimento, attraverso una elementare rassegna nazionale e internazionale delle esperienze in materia più recenti e di maggior interesse e carattere di innovazione. A seguire, sono analizzate in chiave sintetica alcune vicende esemplari e recenti nella vita della città, con attenzione anche alla stagione dei Programmi Urbani Complessi (PRU, PRUSST, Accordi di Programma, , alla luce dello spazio e del ruolo assegnato, all'interno di queste esperienze, alla partecipazione dei cittadini: abitanti, in primo luogo, ma anche il complesso sistema dei portatori di interesse locale. L’ipotesi ulteriore che fa da sfondo alla ricerca è che lo strumento della partecipazione – strumento, ma anche fine esso stesso della pianificazione e della progettazione urbana e urbanistica – possa, anche attraverso l’esame critico di tali vicende, trovare nuova attenzione e interesse da parte, principalmente, dei decisori pubblici, ma anche da parte dei soggetti – cittadini, associazioni, gruppi, portatori di interessi, diritti, o bisogni collettivi - cui la partecipazione dovrebbe essere primariamente indirizzata, nell'ipotesi che possa, presto, essere considerata parte essenziale di una inedita strategia e di un nuovo stile di governo pubblico della città. La proposta di base di questo scritto è, dunque, che lo strumento della partecipazione sia da subito considerato come una delle idee chiave dell’idea di città proposta nel programma di Convenzione iniziale tra Comune e Dipartimento. La ricerca ricorda anche alcune occasioni di conflitto urbano che hanno caratterizzato le vicende urbanistiche e amministrative della città, interrogandosi sul ruolo e la funzione che eventuali strumenti e procedure partecipate hanno svolto, o avrebbero potuto svolgere, nella soluzione dialogica e consensuale di tali conflitti, e nella valutazione ex ante ed ex post degli effetti generati. A conclusione del rapporto, viene anche illustrato il progetto, ormai in avanzato stato di realizzazione e sperimentazione all'interno del Dd'A, di un Osservatorio della Partecipazione e della Cittadinanza Attiva, inteso come strumento di comunicazione e supporto ai processi partecipativi in corso, attesi, o auspicati per la città e il territorio metropolitano di Pescara e ai processi decisionali in materia urbanistica e di progetto urbano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.