Il saggio inquadra, sul piano sociologico, l’esperienza fiumana di Pareto, avvenuta (in absentia) per ragioni strettamente personali, e comunque non riconducibili a motivazioni politiche o patriottiche. L’acquisizione della cittadinanza fiumana era infatti funzionale ad ottenere il divorzio dalla moglie Alessandra Bakunin e sposare la nuova compagna, Jeanne Régis. A far da mediatore l’amico Maffeo Pantaleoni, tra i più importanti economisti dell’epoca, voluto da d’Annunzio in veste di Rettore a capo del Ministero delle Finanze della Reggenza del Carnaro. I carteggi incrociati tra Pareto e Pantaleoni, e tra quest’ultimo e il Comandante, consentono di osservare gli eventi fiumani da una doppia prospettiva, interna ed esterna, che agevola una lettura sociologica ed economica dell’esperienza fiumana. Inoltre, gli scritti giornalistici pubblicati da Pareto subito dopo la prima guerra mondiale, confluiti nel volume Trasformazione della democrazia (1921), permettono di inserire l’esperienza fiumana nella cornice internazionale più ampia del rinnovamento civile e politico di quel periodo, segnato in Italia dall’ascesa del socialismo prima e del fascismo poi, con tutto quel che ne conseguì per l’utopia della «città di vita» inseguita dal poeta a Fiume. Sullo sfondo si staglia la dialettica tra azioni logiche e non logiche, caratterizzata dall’affiorare di residui e derivazioni fondanti il laboratorio politico fiumano, culminato nel Natale di Sangue del 1920.
Vilfredo Pareto e Maffeo Pantaleoni a Fiume: trasformazioni della democrazia
Andrea Lombardinilo
2020-01-01
Abstract
Il saggio inquadra, sul piano sociologico, l’esperienza fiumana di Pareto, avvenuta (in absentia) per ragioni strettamente personali, e comunque non riconducibili a motivazioni politiche o patriottiche. L’acquisizione della cittadinanza fiumana era infatti funzionale ad ottenere il divorzio dalla moglie Alessandra Bakunin e sposare la nuova compagna, Jeanne Régis. A far da mediatore l’amico Maffeo Pantaleoni, tra i più importanti economisti dell’epoca, voluto da d’Annunzio in veste di Rettore a capo del Ministero delle Finanze della Reggenza del Carnaro. I carteggi incrociati tra Pareto e Pantaleoni, e tra quest’ultimo e il Comandante, consentono di osservare gli eventi fiumani da una doppia prospettiva, interna ed esterna, che agevola una lettura sociologica ed economica dell’esperienza fiumana. Inoltre, gli scritti giornalistici pubblicati da Pareto subito dopo la prima guerra mondiale, confluiti nel volume Trasformazione della democrazia (1921), permettono di inserire l’esperienza fiumana nella cornice internazionale più ampia del rinnovamento civile e politico di quel periodo, segnato in Italia dall’ascesa del socialismo prima e del fascismo poi, con tutto quel che ne conseguì per l’utopia della «città di vita» inseguita dal poeta a Fiume. Sullo sfondo si staglia la dialettica tra azioni logiche e non logiche, caratterizzata dall’affiorare di residui e derivazioni fondanti il laboratorio politico fiumano, culminato nel Natale di Sangue del 1920.File | Dimensione | Formato | |
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