Questo contributo avrebbe lo scopo di indagare sulla ricezione dell'immagine della Cina – nazione a partire dalla quale il virus si è progressivamente diffuso in tutto il mondo – attraverso lo studio di una fonte storico-educativa inedita, vale a dire le immagini pubblicitarie allegate ai marchi registrati in Italia tra 1861 e anni Ottanta del Novecento, depositate presso l'Archivio Centrale di Stato. In particolare, si cercherà di comprendere per quali ragioni la Cina (e più in generale l'Oriente) sia stata additata come luogo esotico per eccellenza, foriero di minacce e pericoli per l'Occidente, un luogo comune che, sedimentatosi attraverso i secoli, è stato recuperato negli ultimi mesi per giustificare diffidenza e odio nei confronti dei Cinesi. Lo studio delle immagini sopra citate avrà lo scopo di mostrare quali stereotipi e/o motivi innovativi siano stati diffusi da una serie di documenti iconografici rivolti a una popolazione che, per lungo tempo, fu prevalentemente analfabeta e restò, dunque, maggiormente sensibile alla ricezione dei documenti iconografici, piuttosto che di quelli scritti, che finirono col diventare veri e propri mezzi di educazione di massa.

Immagini della Cina tra stereotipi e motivi innovativi (1872-1971)

Domenico Francesco Antonio Elia
2021-01-01

Abstract

Questo contributo avrebbe lo scopo di indagare sulla ricezione dell'immagine della Cina – nazione a partire dalla quale il virus si è progressivamente diffuso in tutto il mondo – attraverso lo studio di una fonte storico-educativa inedita, vale a dire le immagini pubblicitarie allegate ai marchi registrati in Italia tra 1861 e anni Ottanta del Novecento, depositate presso l'Archivio Centrale di Stato. In particolare, si cercherà di comprendere per quali ragioni la Cina (e più in generale l'Oriente) sia stata additata come luogo esotico per eccellenza, foriero di minacce e pericoli per l'Occidente, un luogo comune che, sedimentatosi attraverso i secoli, è stato recuperato negli ultimi mesi per giustificare diffidenza e odio nei confronti dei Cinesi. Lo studio delle immagini sopra citate avrà lo scopo di mostrare quali stereotipi e/o motivi innovativi siano stati diffusi da una serie di documenti iconografici rivolti a una popolazione che, per lungo tempo, fu prevalentemente analfabeta e restò, dunque, maggiormente sensibile alla ricezione dei documenti iconografici, piuttosto che di quelli scritti, che finirono col diventare veri e propri mezzi di educazione di massa.
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