Concetto declinato in infinite rappresentazioni dalle avanguardie storiche del 20° secolo. Nel panorama culturale l’a. e. ha assunto significati metamorfici accomunati dall’obiettivo di allestire spazi temporanei abitabili, dal reale al virtuale, in cui inverare eventi (artistici, istituzionali, commerciali) e opere appartenenti a più esperienze estetiche, disegnando un unicum progettuale fra architettura e arte che sfugge a processi tassonomici. Un metalinguaggio multidisciplinare che, con modalità e tempi diversi dal linguaggio dell’architettura ‘convenzionale’, potenzia la sperimentazione (di forme, tecnologie, materiali) e l’ibridazione di significati, superando ii fardello intrinseco alla ‘durabilità’. Dai rito della festa popolare alle installazioni, I’ effimero appare un efficace medium per interpretare la storia e rappresentare istanze socio-generazionali, tecno-culture e tendenze dei tempi, sia quelle radicalmente innovative, sia quelle più ambigue e destabilizzanti dettate dal mercato e dal consumismo. Nell’arco temporale qui trattato si rileva la più ampia gamma di rappresentazioni effimere mai elaborate dall’uomo, sia per quantità, sia per complessità e poliedricità elaborativa, da cui emergono caratteri non ancora storicizzati, che rendono difficile l’identificazione di condivise periodizzazioni delle poetiche e I’ analisi degli eventi. Risulta quindi opportuno contestualizzare l’argomento rispetto a uno fra i possibili filtri interpretativi de! fenomeno, ossia quello relativo alle relazioni fra le poetiche dell’effimero e ii progresso tecno-culturale, spesso forza propulsiva dei movimenti di idee in architettura.
Architettura Effimera (2021)
Maurizio Unali
2021-01-01
Abstract
Concetto declinato in infinite rappresentazioni dalle avanguardie storiche del 20° secolo. Nel panorama culturale l’a. e. ha assunto significati metamorfici accomunati dall’obiettivo di allestire spazi temporanei abitabili, dal reale al virtuale, in cui inverare eventi (artistici, istituzionali, commerciali) e opere appartenenti a più esperienze estetiche, disegnando un unicum progettuale fra architettura e arte che sfugge a processi tassonomici. Un metalinguaggio multidisciplinare che, con modalità e tempi diversi dal linguaggio dell’architettura ‘convenzionale’, potenzia la sperimentazione (di forme, tecnologie, materiali) e l’ibridazione di significati, superando ii fardello intrinseco alla ‘durabilità’. Dai rito della festa popolare alle installazioni, I’ effimero appare un efficace medium per interpretare la storia e rappresentare istanze socio-generazionali, tecno-culture e tendenze dei tempi, sia quelle radicalmente innovative, sia quelle più ambigue e destabilizzanti dettate dal mercato e dal consumismo. Nell’arco temporale qui trattato si rileva la più ampia gamma di rappresentazioni effimere mai elaborate dall’uomo, sia per quantità, sia per complessità e poliedricità elaborativa, da cui emergono caratteri non ancora storicizzati, che rendono difficile l’identificazione di condivise periodizzazioni delle poetiche e I’ analisi degli eventi. Risulta quindi opportuno contestualizzare l’argomento rispetto a uno fra i possibili filtri interpretativi de! fenomeno, ossia quello relativo alle relazioni fra le poetiche dell’effimero e ii progresso tecno-culturale, spesso forza propulsiva dei movimenti di idee in architettura.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.