L’interpretazione di modelli epistemici, sistemi assiologici e scenari socioculturali, e la trasposizione di testi e concetti da un idioma ad un altro, costituiscono le comuni sfide ermeneutiche che da sempre e in ogni area geografica sottendono al compito di traduttori e interpreti, e che l’ultimo aggiornamento del Common European Framework of Reference for Languages: Learning, Teaching, Assessment. Companion Volume with New Descriptors (2018, 2020) ricomprende sotto la complessa attività della “mediazione”. Il fervente dibattito in merito a questa nuova disciplina vede confrontarsi, insieme agli addetti ai lavori, il legislatore, i rappresentanti dei comparti produttivi e del terzo settore, ed infine il mondo accademico, responsabile della formazione di personale adeguatamente preparato a svolgere le mansioni di mediatore. I quattordici saggi del volume presentano molti dei nodi che interessano quanti si occupano di mediazione linguistica e culturale in ambito universitario, incastonandoli ora nell’orizzonte più ampio degli studi filologici e di storia della lingua, ora nel panorama delle indagini linguistiche e glottodidattiche odierne. Il quadro che ne emerge abbraccia lingue romanze, germaniche e slave; le “voci e istanze dall’accademia” così raccolte esemplificano da una parte le criticità che sorgono durante le attività di mediazione, dall’altra le difficoltà del percorso di preparazione professionale del mediatore. Al contempo, gli autori propongono strategie e risorse per superare gli uni e gli altri ostacoli, nella certezza che l’interazione plurilingue sia un valore fondamentale delle società moderne, che oggi può e deve essere facilitata da professionisti adeguatamente preparati.

La mediazione linguistico-culturale. Voci e istanze dall'accademia

Ferro maria chiara
2021-01-01

Abstract

L’interpretazione di modelli epistemici, sistemi assiologici e scenari socioculturali, e la trasposizione di testi e concetti da un idioma ad un altro, costituiscono le comuni sfide ermeneutiche che da sempre e in ogni area geografica sottendono al compito di traduttori e interpreti, e che l’ultimo aggiornamento del Common European Framework of Reference for Languages: Learning, Teaching, Assessment. Companion Volume with New Descriptors (2018, 2020) ricomprende sotto la complessa attività della “mediazione”. Il fervente dibattito in merito a questa nuova disciplina vede confrontarsi, insieme agli addetti ai lavori, il legislatore, i rappresentanti dei comparti produttivi e del terzo settore, ed infine il mondo accademico, responsabile della formazione di personale adeguatamente preparato a svolgere le mansioni di mediatore. I quattordici saggi del volume presentano molti dei nodi che interessano quanti si occupano di mediazione linguistica e culturale in ambito universitario, incastonandoli ora nell’orizzonte più ampio degli studi filologici e di storia della lingua, ora nel panorama delle indagini linguistiche e glottodidattiche odierne. Il quadro che ne emerge abbraccia lingue romanze, germaniche e slave; le “voci e istanze dall’accademia” così raccolte esemplificano da una parte le criticità che sorgono durante le attività di mediazione, dall’altra le difficoltà del percorso di preparazione professionale del mediatore. Al contempo, gli autori propongono strategie e risorse per superare gli uni e gli altri ostacoli, nella certezza che l’interazione plurilingue sia un valore fondamentale delle società moderne, che oggi può e deve essere facilitata da professionisti adeguatamente preparati.
2021
Il segno e le lettere
978-88-7916-975-2
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