SOMMARIO: 1. L’interesse suscitato da «La conversione dei negozi giuridici» che, per prima in Italia, si è occupata del tema, colmando una lacuna della letteratura giuridica nazionale. – 2. Notazioni di tipo prosopografico a definizione del profilo professionale e intellettuale di Giuseppe Satta. Il debito di ispirazione dell’art. 1424 c.c. verso il § 140 BGB, oggetto di una approfondita disamina all’interno della monografia in parola. – 3. Alcune costanti della metodologia sattiana che riserva ampia attenzione sia alle esperienze straniere sia al caso concreto, in ossequio a una visione del diritto come scienza pratica. – 4. Gli snodi fondamentali rispetto ai quali l’analisi del fenomeno conversivo fa registrare i risultati «più notevoli dal punto di vista dogmatico». – 5. Segue. L’invalidità del negozio giuridico quale presupposto (e sedes materiae) della conversione che dà luogo a un atto nuovo e diverso da quello originariamente stipulato. – 6. Segue. Le differenze morfologiche con altre figure affini (erronea indicazione del nomen iuris; nullità parziale; sostituzione automatica/legale di clausole nulle; simulazione relativa). – 7. Il carattere non eccezionale dell’istituto e il ruolo dell’elemento volitivo nel procedimento di rigenerazione del negozio invalido. – 8. L’esigenza di riscoprire e restituire la giusta visibilità all’opera di Satta e al suo contributo alla diffusione della dottrina della conversione in Italia.
Il contributo di Giuseppe Satta alla dottrina della conversione «sostanziale» del negozio giuridico
Angelone, Marco
2022-01-01
Abstract
SOMMARIO: 1. L’interesse suscitato da «La conversione dei negozi giuridici» che, per prima in Italia, si è occupata del tema, colmando una lacuna della letteratura giuridica nazionale. – 2. Notazioni di tipo prosopografico a definizione del profilo professionale e intellettuale di Giuseppe Satta. Il debito di ispirazione dell’art. 1424 c.c. verso il § 140 BGB, oggetto di una approfondita disamina all’interno della monografia in parola. – 3. Alcune costanti della metodologia sattiana che riserva ampia attenzione sia alle esperienze straniere sia al caso concreto, in ossequio a una visione del diritto come scienza pratica. – 4. Gli snodi fondamentali rispetto ai quali l’analisi del fenomeno conversivo fa registrare i risultati «più notevoli dal punto di vista dogmatico». – 5. Segue. L’invalidità del negozio giuridico quale presupposto (e sedes materiae) della conversione che dà luogo a un atto nuovo e diverso da quello originariamente stipulato. – 6. Segue. Le differenze morfologiche con altre figure affini (erronea indicazione del nomen iuris; nullità parziale; sostituzione automatica/legale di clausole nulle; simulazione relativa). – 7. Il carattere non eccezionale dell’istituto e il ruolo dell’elemento volitivo nel procedimento di rigenerazione del negozio invalido. – 8. L’esigenza di riscoprire e restituire la giusta visibilità all’opera di Satta e al suo contributo alla diffusione della dottrina della conversione in Italia.File | Dimensione | Formato | |
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