Le teorie della coscienza proposte da Baars (Spazio di Lavoro Globale), da Edelman (Nucleo Dinamico), da Tononi (Informazione Integrata) e da Ward (Nucleo Dinamico Talamico), considerano la coscienza come una proprietà emergente del funzionamento del Sistema Nervoso Centrale dipendente, oltre che dalla semplice attività di scarica dei neuroni, anche dalla connettività cerebrale globale. Il sonno rappresenta una finestra privilegiata per studiare i Correlati Neurali della Coscienza in quanto i suoi meccanismi stereotipati e non condizionati, a differenza della veglia, dalla motivazione, dall’attenzione, dall’umore, ecc., possono fornire indicazioni, a partire dal livello molecolare fino a quello di rete, sulle proprietà integrative del Sistema Nervoso Centrale e, in particolare, del sistema talamo-corticale. In quest’ottica entrambe le fasi del sonno forniscono indicazioni peculiari: il Non Rapid-Eye Movement (NREM), ovvero l’unico stato fisiolo-gico in cui la coscienza svanisce, permette di associare mezzo secondo di silenzio elettrico, paradigmatico delle Oscillazioni Lente del Sonno, alla disgregazione dei pattern di integrazione corticale su larga scala, mentre il Rapid-Eye Movement (REM), cioè lo stadio del sonno in cui la coscienza riemerge attraverso i sogni, seppur in assenza di vigilanza o di qualsiasi interazione sensoriale con il mondo esterno, permette di legare lo scenario onirico cosciente ad un unico neurotrasmettitore: l’acetilcolina.
Sonno e coscienza
Andrea Zaccaro;
2015-01-01
Abstract
Le teorie della coscienza proposte da Baars (Spazio di Lavoro Globale), da Edelman (Nucleo Dinamico), da Tononi (Informazione Integrata) e da Ward (Nucleo Dinamico Talamico), considerano la coscienza come una proprietà emergente del funzionamento del Sistema Nervoso Centrale dipendente, oltre che dalla semplice attività di scarica dei neuroni, anche dalla connettività cerebrale globale. Il sonno rappresenta una finestra privilegiata per studiare i Correlati Neurali della Coscienza in quanto i suoi meccanismi stereotipati e non condizionati, a differenza della veglia, dalla motivazione, dall’attenzione, dall’umore, ecc., possono fornire indicazioni, a partire dal livello molecolare fino a quello di rete, sulle proprietà integrative del Sistema Nervoso Centrale e, in particolare, del sistema talamo-corticale. In quest’ottica entrambe le fasi del sonno forniscono indicazioni peculiari: il Non Rapid-Eye Movement (NREM), ovvero l’unico stato fisiolo-gico in cui la coscienza svanisce, permette di associare mezzo secondo di silenzio elettrico, paradigmatico delle Oscillazioni Lente del Sonno, alla disgregazione dei pattern di integrazione corticale su larga scala, mentre il Rapid-Eye Movement (REM), cioè lo stadio del sonno in cui la coscienza riemerge attraverso i sogni, seppur in assenza di vigilanza o di qualsiasi interazione sensoriale con il mondo esterno, permette di legare lo scenario onirico cosciente ad un unico neurotrasmettitore: l’acetilcolina.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.