La varietà e l’estensione delle cosiddette aree interne, intorno a cui si sta sviluppando un ampio dibattito e numerose iniziative, indicano l’esigenza di riorganizzare estese porzioni di territorio secondo modalità che tengano conto delle vocazioni dei suoli, delle opportunità di riorganizzare gli abitati e delle attitudini degli abitanti superando la semplice definizione di marginalità che le normalizza secondo le dominanti letture urbanocentriche. A partire dalle principali evidenze che qualificano la fragilità del Molise questo contributo intende evidenziare alcune iniziative che, pur non esaurienti, possono indicare un percorso possibile, forse minimo, tuttavia foriero di nuovi processi di territorializzazione.
Invertire le fragilità si può. L’esempio del Molise
Aristone Ottavia
;Serafini Lucia
2022-01-01
Abstract
La varietà e l’estensione delle cosiddette aree interne, intorno a cui si sta sviluppando un ampio dibattito e numerose iniziative, indicano l’esigenza di riorganizzare estese porzioni di territorio secondo modalità che tengano conto delle vocazioni dei suoli, delle opportunità di riorganizzare gli abitati e delle attitudini degli abitanti superando la semplice definizione di marginalità che le normalizza secondo le dominanti letture urbanocentriche. A partire dalle principali evidenze che qualificano la fragilità del Molise questo contributo intende evidenziare alcune iniziative che, pur non esaurienti, possono indicare un percorso possibile, forse minimo, tuttavia foriero di nuovi processi di territorializzazione.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Saperi Territorializzati_abitare le aree fragili tra accessibilità e consapevolezza_20.06.2022.pdf
accesso aperto
Descrizione: file post print
Tipologia:
Documento in Post-print
Dimensione
970.47 kB
Formato
Adobe PDF
|
970.47 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.