Habermas risponde ribadendo la discontinuità tra l’attuale politica estera americana e l’indirizzo multilaterale che gli Stati Uniti ebbero come “promotore” dell’Onu; un argomento che ripropone l’idea dell’esistenza di “due Americhe” (1). Sensibile ai pericoli delle profezie che si autoadempiono, Habermas ha colto, peraltro, l’occasione delle interviste seguite alla sua pubblicazione per ridimensionare l’entità della “frattura interna alla civiltà occidentale” imputandola all’attuale governo U.S.A. Era inevitabile per uno studioso “risocializzato” da adolescente alla cultura americana e che nel confronto con la tradizione del pragmatismo – “la mia America” – prese familiarità con gli ideali della rivoluzione repubblicana di Th. Paine e Th. Jefferson. Un rapido riepilogo, su base comparativa, dei suoi giudizi sulle società europee e americana ci fa comprendere come quelle specificità continentali che definiscono i due modelli di stato di diritto, di democrazia politica, di stato sociale, di multiculturalismo e di laicità dei due alleati siano due modi di intendere la medesima tradizione culturale occidentale (2). Oltre a discutere le resistenze dei realisti, i problemi attuativi dei diritti umani e il dietro-front degli Stati Uniti nella costituzionalizzazione del diritto internazionale, Habermas affronta, i problemi di fondazione dei diritti umani all’interno del “discorso degli altri con noi”: la questione dei valori “asiatici” e “occidentali” (3).

L’occidente diviso?

CORCHIA LUCA
2010-01-01

Abstract

Habermas risponde ribadendo la discontinuità tra l’attuale politica estera americana e l’indirizzo multilaterale che gli Stati Uniti ebbero come “promotore” dell’Onu; un argomento che ripropone l’idea dell’esistenza di “due Americhe” (1). Sensibile ai pericoli delle profezie che si autoadempiono, Habermas ha colto, peraltro, l’occasione delle interviste seguite alla sua pubblicazione per ridimensionare l’entità della “frattura interna alla civiltà occidentale” imputandola all’attuale governo U.S.A. Era inevitabile per uno studioso “risocializzato” da adolescente alla cultura americana e che nel confronto con la tradizione del pragmatismo – “la mia America” – prese familiarità con gli ideali della rivoluzione repubblicana di Th. Paine e Th. Jefferson. Un rapido riepilogo, su base comparativa, dei suoi giudizi sulle società europee e americana ci fa comprendere come quelle specificità continentali che definiscono i due modelli di stato di diritto, di democrazia politica, di stato sociale, di multiculturalismo e di laicità dei due alleati siano due modi di intendere la medesima tradizione culturale occidentale (2). Oltre a discutere le resistenze dei realisti, i problemi attuativi dei diritti umani e il dietro-front degli Stati Uniti nella costituzionalizzazione del diritto internazionale, Habermas affronta, i problemi di fondazione dei diritti umani all’interno del “discorso degli altri con noi”: la questione dei valori “asiatici” e “occidentali” (3).
2010
978-884671933-1
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