Il tema che si intende indagare è la potenziale interdipendenza tra rete ciclabile e gestione delle acque meteoriche. Attualmente ciclabilità e allagamenti urbani sono affrontati separatamente. Occorre superare la separatezza e immaginare la rete ciclabile come infrastruttura ambientale che sappia contribuire alla resilienza urbana, mediante un progetto in cui il suolo non sia più, soltanto, il supporto per il transito delle biciclette. L’obiettivo è contribuire a una migliore raccolta e gestione delle acque meteoriche alternativa al sistema fognario. Lavorare su questa ipotesi obbliga a pensare diversamente, a essere più attenti alle specificità del contesto; ad assumere come centrale la nozione di spazio pubblico; ad andare oltre l’idea di rete monofunzionale. Boston, San Rafael, Zwolle e Copenhagen si sono interrogate su come trasformare l’acqua da agente generatore di condizioni di rischio, in risorsa strategica per la resilienza urbana, utilizzando anche la rete ciclabile per contribuire a una migliore raccolta e la gestione delle acque meteoriche, con particolare attenzione a: lo spazio della rete (riservato al transito) e ai materiali utilizzati per realizzarlo (asfalto poroso, canali sotterranei per lo scorrimento delle acque); lo spazio associato alla rete con le green stormwater infrastructures che contribuiscono al drenaggio; i contesti attraversati dalla rete ciclabile e i rapporti che essa instaura con lo spazio pubblico. In questo modo la rete ciclabile può diventare la parte infrastrutturale di un più ampio progetto di suolo in grado di innescare processi di sviluppo sostenibile e di resilienza urbana.
Il progetto di suolo della rete ciclabile come contributo alla resilienza urbana
Antonio Alberto Clemente
2021-01-01
Abstract
Il tema che si intende indagare è la potenziale interdipendenza tra rete ciclabile e gestione delle acque meteoriche. Attualmente ciclabilità e allagamenti urbani sono affrontati separatamente. Occorre superare la separatezza e immaginare la rete ciclabile come infrastruttura ambientale che sappia contribuire alla resilienza urbana, mediante un progetto in cui il suolo non sia più, soltanto, il supporto per il transito delle biciclette. L’obiettivo è contribuire a una migliore raccolta e gestione delle acque meteoriche alternativa al sistema fognario. Lavorare su questa ipotesi obbliga a pensare diversamente, a essere più attenti alle specificità del contesto; ad assumere come centrale la nozione di spazio pubblico; ad andare oltre l’idea di rete monofunzionale. Boston, San Rafael, Zwolle e Copenhagen si sono interrogate su come trasformare l’acqua da agente generatore di condizioni di rischio, in risorsa strategica per la resilienza urbana, utilizzando anche la rete ciclabile per contribuire a una migliore raccolta e la gestione delle acque meteoriche, con particolare attenzione a: lo spazio della rete (riservato al transito) e ai materiali utilizzati per realizzarlo (asfalto poroso, canali sotterranei per lo scorrimento delle acque); lo spazio associato alla rete con le green stormwater infrastructures che contribuiscono al drenaggio; i contesti attraversati dalla rete ciclabile e i rapporti che essa instaura con lo spazio pubblico. In questo modo la rete ciclabile può diventare la parte infrastrutturale di un più ampio progetto di suolo in grado di innescare processi di sviluppo sostenibile e di resilienza urbana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.