La filosofia e la pedagogia nel corso dei secoli hanno accompagnato quel processo di trasmissione, socializzazione e personalizzazione del patrimonio culturale che, oggi più che mai, per essere equilibrato deve basarsi anche e soprattutto sulle relazioni umane e non solo sulle competenze tecniche, su quelle relazioni umane che di fronte alla modernità sembrano dissolversi progressivamente nel suono di una tastiera che scrive e nella luce di un monitor che rimbalza informazioni condizionanti in modo sempre più frenetico. In uno scenario complesso, quindi, il volume muove dal ruolo della filosofia e della pedagogia nella decostruzione dei concetti di educazione e formazione, per poi inoltrarsi in alcuni àmbiti di ricerca e in alcuni profili in cui le scienze dell’educazione hanno affermato progressivamente la propria insostituibile dimensione, nella consapevolezza che anche nell’età della tecnica, della trasformazione e della complessità, “la modernità è il transitorio, il fuggitivo, il contingente, la metà dell’arte, di cui l’altra metà è l’eterno e l’immutabile” (C. Baudelaire).
Educazione e formazione. Spunti di riflessione tra filosofia e pedagogia
Claudio Crivellari
2022-01-01
Abstract
La filosofia e la pedagogia nel corso dei secoli hanno accompagnato quel processo di trasmissione, socializzazione e personalizzazione del patrimonio culturale che, oggi più che mai, per essere equilibrato deve basarsi anche e soprattutto sulle relazioni umane e non solo sulle competenze tecniche, su quelle relazioni umane che di fronte alla modernità sembrano dissolversi progressivamente nel suono di una tastiera che scrive e nella luce di un monitor che rimbalza informazioni condizionanti in modo sempre più frenetico. In uno scenario complesso, quindi, il volume muove dal ruolo della filosofia e della pedagogia nella decostruzione dei concetti di educazione e formazione, per poi inoltrarsi in alcuni àmbiti di ricerca e in alcuni profili in cui le scienze dell’educazione hanno affermato progressivamente la propria insostituibile dimensione, nella consapevolezza che anche nell’età della tecnica, della trasformazione e della complessità, “la modernità è il transitorio, il fuggitivo, il contingente, la metà dell’arte, di cui l’altra metà è l’eterno e l’immutabile” (C. Baudelaire).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.