Si affronta il tema complesso della relazione fra corpo e identità, percorrendo alcuni dei sentieri teoretici tratti dalla riflessione filosofica, pedagogica e psicologica. Sarà investigata l’antica separazione fra corpo e anima in una lettura più contemporanea che, lontana da posizioni manicheistiche, restituirà dignità al corpo, e all’unita sostanziale di corpo e anima, attraverso una pedagogia in grado di recuperare l’istanza del corpo, così come di tutti gli altri apparenti opposti che abitano l’umano, tutti unitamente intesi come fondativi dell’esperienza soggettiva e della costituzione dell’identità. Al di là della ragione e del pensiero si darà spazio a quella saggezza del corpo capace di sentire, prima e meglio, se stessi e il mondo, in un legame pre-logico con le cose e con sé stessi foriero di nuove e più autentiche percezioni su cui basare un rinnovato itinerario formativo, pedagogico ed educativo di promozione della coscienza e della conoscenza della propria corporeità , non soltanto nella logica del benessere complessivo della persona, ma soprattutto nella sua valenza filosofica ed esistenziale. Esplorando la vetusta e arcaica percezione sociale e soggettiva della corporeità, con le sue distorsioni ideative e concettuali, si toccherà, altresì, il tema legato alle svariate forme di disagio e di sofferenza connesse alla percezione corporea, offrendo una diversa maniera di intendere il corpo, non più visto nella sua forma privativa ed estetizzante rispetto a un dover essere condizionato, ma come strumento essenziale del nostro vivere, il nostro corpo, imparando ad averne cura anche nella disposizione all’ascolto, mostrando attenzione verso tutte quelle espressioni corporee rivelatrici di stati interiori, recuperando il nostro corpo come estrinsecazione e forma dell’identità da valorizzare, scoprire, sentire, afferrare e rispettare come parte intima, ontologica, assoluta e radicale di sé. In questo riconoscimento dell’assoluta evidenza del corpo seguiremo, infine, gli insegnamenti del filosofo francese Jean Luc Nancy (1940-2021) rendendo giustizia al corpo, alla sua essenza, assaporandone i frutti nella penombra dell’alba.
Corpo e identità: prospettive e distorsioni pedagogiche
Luana Di Profio
2022-01-01
Abstract
Si affronta il tema complesso della relazione fra corpo e identità, percorrendo alcuni dei sentieri teoretici tratti dalla riflessione filosofica, pedagogica e psicologica. Sarà investigata l’antica separazione fra corpo e anima in una lettura più contemporanea che, lontana da posizioni manicheistiche, restituirà dignità al corpo, e all’unita sostanziale di corpo e anima, attraverso una pedagogia in grado di recuperare l’istanza del corpo, così come di tutti gli altri apparenti opposti che abitano l’umano, tutti unitamente intesi come fondativi dell’esperienza soggettiva e della costituzione dell’identità. Al di là della ragione e del pensiero si darà spazio a quella saggezza del corpo capace di sentire, prima e meglio, se stessi e il mondo, in un legame pre-logico con le cose e con sé stessi foriero di nuove e più autentiche percezioni su cui basare un rinnovato itinerario formativo, pedagogico ed educativo di promozione della coscienza e della conoscenza della propria corporeità , non soltanto nella logica del benessere complessivo della persona, ma soprattutto nella sua valenza filosofica ed esistenziale. Esplorando la vetusta e arcaica percezione sociale e soggettiva della corporeità, con le sue distorsioni ideative e concettuali, si toccherà, altresì, il tema legato alle svariate forme di disagio e di sofferenza connesse alla percezione corporea, offrendo una diversa maniera di intendere il corpo, non più visto nella sua forma privativa ed estetizzante rispetto a un dover essere condizionato, ma come strumento essenziale del nostro vivere, il nostro corpo, imparando ad averne cura anche nella disposizione all’ascolto, mostrando attenzione verso tutte quelle espressioni corporee rivelatrici di stati interiori, recuperando il nostro corpo come estrinsecazione e forma dell’identità da valorizzare, scoprire, sentire, afferrare e rispettare come parte intima, ontologica, assoluta e radicale di sé. In questo riconoscimento dell’assoluta evidenza del corpo seguiremo, infine, gli insegnamenti del filosofo francese Jean Luc Nancy (1940-2021) rendendo giustizia al corpo, alla sua essenza, assaporandone i frutti nella penombra dell’alba.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.