Il testo si propone di ricostruire, sulla scorta dei documenti della raccolta delle fonti sulla politica sociale tedesca durante il Secondo Reich (1867-1914) pubblicati a partire dal 1967 dall'Akademie der Wissenschaften und der Literatur di Mainz, il ruolo svolto da Bismarck nel plasmare il primo Wohlfahrtsstaat (Stato sociale), indagandone gli immediati precedenti, gli influssi subiti ed anche le modifiche apportate dai primi successori del Cancelliere di Ferro, e quindi di confrontarne gli esiti ed i problemi aperti con quelli che si riscontrano oggi, sul piano sia nazionale, sia internazionale. Pertanto l'indagine filologica, quantunque eseguita con la maggiore acribia possibile ed anche avvalendosi di paralleli soprattutto col contesto francese coevo e nel dettaglio di un'analisi di opere letterarie celebri per i loro risvolti sociali ed addirittura di un excursus sulla simbologia sottesa alle principali sillogi di fiabe antiche, islamiche, moderne e contemporanee volto sia a render conto del titolo della presente opera, sia ad allargare lo sguardo alla presenza plurisecolare di un disagio popolare che si è espresso nelle maniere più impensate ed a cui da sempre i protagonisti hanno risposto con soluzioni che hanno di molto anticipato gli interventi pubblici, è mossa dall'intento di fornire qualche spunto utile per le sfide del XXI secolo. Infatti, dai miei studi è risultato che, conformemente alla concezione attuale della path dependency, le scelte che i padri fondatori hanno dovuto compiere somigliano tanto, mutatis mutan-dis, alle alternative che pure noi abbiamo di fronte, a cominciare dall'opportunità di coniugare crescita economica e politiche redistributive, cioè di assumere un atteggiamento solidale ed al tempo stesso responsabile dal duplice punto di vista etico e finanziario.
La gallina dalle uova d'oro. Lo Stato sociale bismarckiano e le sfide contemporanee
Stefano Ricciuti
2022-01-01
Abstract
Il testo si propone di ricostruire, sulla scorta dei documenti della raccolta delle fonti sulla politica sociale tedesca durante il Secondo Reich (1867-1914) pubblicati a partire dal 1967 dall'Akademie der Wissenschaften und der Literatur di Mainz, il ruolo svolto da Bismarck nel plasmare il primo Wohlfahrtsstaat (Stato sociale), indagandone gli immediati precedenti, gli influssi subiti ed anche le modifiche apportate dai primi successori del Cancelliere di Ferro, e quindi di confrontarne gli esiti ed i problemi aperti con quelli che si riscontrano oggi, sul piano sia nazionale, sia internazionale. Pertanto l'indagine filologica, quantunque eseguita con la maggiore acribia possibile ed anche avvalendosi di paralleli soprattutto col contesto francese coevo e nel dettaglio di un'analisi di opere letterarie celebri per i loro risvolti sociali ed addirittura di un excursus sulla simbologia sottesa alle principali sillogi di fiabe antiche, islamiche, moderne e contemporanee volto sia a render conto del titolo della presente opera, sia ad allargare lo sguardo alla presenza plurisecolare di un disagio popolare che si è espresso nelle maniere più impensate ed a cui da sempre i protagonisti hanno risposto con soluzioni che hanno di molto anticipato gli interventi pubblici, è mossa dall'intento di fornire qualche spunto utile per le sfide del XXI secolo. Infatti, dai miei studi è risultato che, conformemente alla concezione attuale della path dependency, le scelte che i padri fondatori hanno dovuto compiere somigliano tanto, mutatis mutan-dis, alle alternative che pure noi abbiamo di fronte, a cominciare dall'opportunità di coniugare crescita economica e politiche redistributive, cioè di assumere un atteggiamento solidale ed al tempo stesso responsabile dal duplice punto di vista etico e finanziario.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.