Alle origini della città coloniale. Conoscenza, salvaguardia e nuove funzioni di pueblos e barrios indigeni nei paesi andini

La storia dell'America Latina nell'era moderna è fortemente legata allo sviluppo delle città coloniali, fondate a metà del XVI secolo. In questo periodo gli indigeni furono costretti a vivere separati dagli europei; nacquero così piccoli villaggi o sobborghi chiamati pueblos o barrios de indios. Questi settori urbani in alcuni casi mantengono ancora le loro specifiche peculiarità sociali, architettoniche e urbanistiche; luoghi che, anche senza caratteristiche monumentali, denotano un'indubbia qualità contestuale, espressione soprattutto delle loro antiche radici culturali. Fino agli ultimi decenni del XX secolo, il turismo nei Paesi andini si svolgeva nei principali centri urbani storici; dall'inizio del XXI secolo è in corso un forte incremento dell'attività turistica in queste periferie. Di conseguenza, si assiste a un rapido cambiamento nella destinazione d'uso degli edifici, da residenziale a ricettiva, con la riqualificazione di edifici e spazi pubblici, ma anche con la gentrificazione di queste aree urbane; le attività artigianali tradizionali costituiscono una nuova attrazione turistica. Queste attività si svolgono in edifici talvolta privi di un adeguato consolidamento strutturale.