Le Terme romane di Chieti: un caso esemplificativo

Le Terme di Chieti costituiscono un caso di studio emblematico nell’analisi delle soluzioni strutturali adottate nell’antichità per far fronte al rischio ambientale di contesto e mitigare i fattori predisponenti per la franosità dell’area. Il complesso, costruito nella prima età imperiale e ristrutturato tra la fine del II secolo e il III d.C., ha dovuto affrontare fin dal suo impianto innanzitutto i problemi derivanti dai dissesti di versante per la sua collocazione alla congiunzione di due alture quasi alla sommità di un vallone, con forte grado di acclività (oltre il 25%) che ha comportato l’estrema franosità del substrato geologico poco coeso. Inoltre, la posizione a ridosso di sorgenti e falde al livello più alto del piano di imposta del complesso antico ha richiesto la realizzazione di un articolato sistema di captazione e smaltimento delle acque in direzione da un lato delle cisterne monumentali e dall’altro della rete fognaria