Negli anni di passaggio tra Sei e Settecento il teatro della villa medicea di Pratolino tenne alto il nome del granducato nel circuito operistico che si snodava da Napoli a Venezia passando per le corti ducali padane. La sua storia è collegata al mecenatismo e alla passione per il teatro del Granprincipe Ferdinando de' Medici (1663-1713), primogenito del Granduca Cosimo III. Il successo degli spettacoli in villa si fondò su una equilibrata presenza di artisti locali e forestieri: dalle protezioni signorili giunsero maestranze, musicisti e interpreti di primo livello, come gli scenografi Ferdinando e Francesco Bibiena, il ‘buffo’ Giovan Battista Cavana, il ‘castrato’ Matteo Sassani e il soprano Maria Maddalena Musi. I compositori Alessandro Scarlatti e Giacomo Antonio Perti musicarono libretti ispirati a fonti francesi e collocabili nel filone della riforma primo settecentesca del melodramma.

Il teatro mediceo di Pratolino come crocevia di artisti e tendenze nell’Italia del primo Settecento

Leonardo Spinelli
2022-01-01

Abstract

Negli anni di passaggio tra Sei e Settecento il teatro della villa medicea di Pratolino tenne alto il nome del granducato nel circuito operistico che si snodava da Napoli a Venezia passando per le corti ducali padane. La sua storia è collegata al mecenatismo e alla passione per il teatro del Granprincipe Ferdinando de' Medici (1663-1713), primogenito del Granduca Cosimo III. Il successo degli spettacoli in villa si fondò su una equilibrata presenza di artisti locali e forestieri: dalle protezioni signorili giunsero maestranze, musicisti e interpreti di primo livello, come gli scenografi Ferdinando e Francesco Bibiena, il ‘buffo’ Giovan Battista Cavana, il ‘castrato’ Matteo Sassani e il soprano Maria Maddalena Musi. I compositori Alessandro Scarlatti e Giacomo Antonio Perti musicarono libretti ispirati a fonti francesi e collocabili nel filone della riforma primo settecentesca del melodramma.
2022
978-3-99094-004-4
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