Il volume, che si inquadra fra le attività previste nell’ambito del progetto ERC ADG Graff-IT, Writing on the Margins. Graffiti in Italy, 7th to 16th centuries, presenta una campionatura di esempi che copre circa nove secoli di storia, dall’VIII-IX secolo, con le testimonianze del Tempietto del Clitunno, fino alla fine del XVII, registrando una prevalenza di testi eseguiti nel XVI secolo. I testi qui riportati afferiscono a tipologie diverse per scelta esecutiva (sgraffio, carboncino, sanguigna), per funzione (devozionali, commemorativi di eventi meteorologici, bellici, personali) per scelta del medium comunicativo (scrittura, simbolo, disegno) e infine per scelta linguistica (latino, volgari italiani, ma anche francese, polacco, serbo-croato, armeno). Tali testimonianze appaiono come lo specchio di una realtà assai più ampia, che abbraccia tutte le altre regioni della penisola italiana e non solo. Tuttavia, in questo quadro generale, si delineano alcune particolarità. Una di queste è senz’altro il caso della basilica di San Francesco ad Assisi, polo universale di attrazione religiosa, ma anche artistica e culturale per secoli, dal XIII secolo, fino all’età contemporanea. Lo studio dei graffiti di San Francesco consente da solo di abbozzare alcune linee della pratica della scrittura a sgraffio fra il tardo Medioevo e l’Età Moderna e per questo è stato scelto come caso di studio nell’ambito del progetto Graff-IT. Altro caso a suo modo straordinario è quello dei graffiti – scritture pratiche, annotazioni, ricette, ma anche disegni – della Casa dell’Alunno a Foligno, che sarebbe interessante mettere in rapporto con la pratica della scrittura e del disegno parietale di altri artisti di età rinascimentale. Il Catalogo non aspira, ovviamente, all’esaustività, ma ad attrarre l’attenzione di un pubblico non soltanto specialistico su un fenomeno che finora non ha ricevuto l’attenzione necessaria da parte della comunità scientifica. Il lavoro continuerà e nell’arco dei cinque anni previsti per il progetto Graff-IT porterà a nuove scoperte e a nuovi risultati, in Umbria e nelle altre regioni italiane; se ne renderà conto in una banca dati, in pubblicazioni, in incontri di studio, ma anche in iniziative di divulgazione, che saranno resi liberamente accessibili.
Graffiti dell'Umbria fra Medioevo ed Età Moderna
Carlo Tedeschi
;
2023-01-01
Abstract
Il volume, che si inquadra fra le attività previste nell’ambito del progetto ERC ADG Graff-IT, Writing on the Margins. Graffiti in Italy, 7th to 16th centuries, presenta una campionatura di esempi che copre circa nove secoli di storia, dall’VIII-IX secolo, con le testimonianze del Tempietto del Clitunno, fino alla fine del XVII, registrando una prevalenza di testi eseguiti nel XVI secolo. I testi qui riportati afferiscono a tipologie diverse per scelta esecutiva (sgraffio, carboncino, sanguigna), per funzione (devozionali, commemorativi di eventi meteorologici, bellici, personali) per scelta del medium comunicativo (scrittura, simbolo, disegno) e infine per scelta linguistica (latino, volgari italiani, ma anche francese, polacco, serbo-croato, armeno). Tali testimonianze appaiono come lo specchio di una realtà assai più ampia, che abbraccia tutte le altre regioni della penisola italiana e non solo. Tuttavia, in questo quadro generale, si delineano alcune particolarità. Una di queste è senz’altro il caso della basilica di San Francesco ad Assisi, polo universale di attrazione religiosa, ma anche artistica e culturale per secoli, dal XIII secolo, fino all’età contemporanea. Lo studio dei graffiti di San Francesco consente da solo di abbozzare alcune linee della pratica della scrittura a sgraffio fra il tardo Medioevo e l’Età Moderna e per questo è stato scelto come caso di studio nell’ambito del progetto Graff-IT. Altro caso a suo modo straordinario è quello dei graffiti – scritture pratiche, annotazioni, ricette, ma anche disegni – della Casa dell’Alunno a Foligno, che sarebbe interessante mettere in rapporto con la pratica della scrittura e del disegno parietale di altri artisti di età rinascimentale. Il Catalogo non aspira, ovviamente, all’esaustività, ma ad attrarre l’attenzione di un pubblico non soltanto specialistico su un fenomeno che finora non ha ricevuto l’attenzione necessaria da parte della comunità scientifica. Il lavoro continuerà e nell’arco dei cinque anni previsti per il progetto Graff-IT porterà a nuove scoperte e a nuovi risultati, in Umbria e nelle altre regioni italiane; se ne renderà conto in una banca dati, in pubblicazioni, in incontri di studio, ma anche in iniziative di divulgazione, che saranno resi liberamente accessibili.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.