Elementi fondamentali della teoria di Jürgen Habermas. Punti di riferimento di una storia degli effetti globale

Jürgen Habermas appartiene a quella ristretta cerchia di filosofi che possono essere considerati come autori mondiali. Nel suo caso, è poi singolare che abbia acquisito questo titolo onorifico già durante la sua vita. Da un lato, la sua fama internazionale si fonda su oltre sessanta monografie, tradotte in più di quaranta lingue e oggetto di dibattiti che oltrepassano le frontiere nazionali. D’altro lato, la reputazione di Habermas si basa sul fatto che, come intellettuale pubblico, da decenni prende posizione su questioni di attualità, intervenendo sui principali giornali internazionali, sui più rilevanti eventi politici e su problematiche foriere di crisi. Gli interventi di Habermas si situano nel campo di tensione tra scienza, politica e cultura, ovvero in un contesto transnazionale di dibattito che riflette la storia di un’influenza internazionale, esercitata sia attraverso gli scritti teorici, filosofici e sociali, sia grazie agli interventi di attualità, tant’è che Habermas è divenuto oramai una delle figure più citate nell’ambito delle scienze umane e sociali (Görtzen 2019). La filosofia politica di Habermas, la critica contro le tendenze economiche neoliberali, le analisi di una politica europea ancora stagnante, la teoria del diritto e della democrazia e i recenti contributi sulla filosofia della religione sono diventati una parte costitutiva delle dispute interdisciplinari che avvengono all’interno della scientific community.