Quali furono i rapporti che legarono la Russia sovietica e l’Italia fascista tra il 1924 e il 1941, l'anno dello scontro frontale tra i due regimi? A partire da fonti di archivio russe e italiane, nel volume si ricostruisce la storia poco conosciuta di queste relazioni nell'intrecciarsi delle direttrici economiche e geopolitiche impostate dai governi liberali con quelle tracciate dopo l'avvento al potere del fascismo. Mussolini dimostrò da subito interesse per la Russia sovietica con l’obiettivo di stipulare accordi commerciali per ottenere materie prime ed esportare i prodotti dell’industria italiana; reinserire l'Urss nella comunità internazionale avrebbe inoltre garantito un bilanciamento, a vantaggio dell’Italia, dell’influenza britannica e francese nei Balcani e nel Mediterraneo. Tra quanti agevolarono e promossero lo sviluppo di queste "relazioni pericolose" fra due totalitarismi antitetici ma legati dal comune odio per le democrazie liberali spiccano due figure iconiche del nostro Novecento: Italo Balbo, che al termine della trasvolata sul Mediterraneo orientale fu accolto con grandi onori a Odessa, e Umberto Nobile che collaborò attivamente allo sviluppo della dirigibilistica sovietica.
Relazioni pericolose. Italia fascista e Russia comunista
Maria Teresa Giusti
2023-01-01
Abstract
Quali furono i rapporti che legarono la Russia sovietica e l’Italia fascista tra il 1924 e il 1941, l'anno dello scontro frontale tra i due regimi? A partire da fonti di archivio russe e italiane, nel volume si ricostruisce la storia poco conosciuta di queste relazioni nell'intrecciarsi delle direttrici economiche e geopolitiche impostate dai governi liberali con quelle tracciate dopo l'avvento al potere del fascismo. Mussolini dimostrò da subito interesse per la Russia sovietica con l’obiettivo di stipulare accordi commerciali per ottenere materie prime ed esportare i prodotti dell’industria italiana; reinserire l'Urss nella comunità internazionale avrebbe inoltre garantito un bilanciamento, a vantaggio dell’Italia, dell’influenza britannica e francese nei Balcani e nel Mediterraneo. Tra quanti agevolarono e promossero lo sviluppo di queste "relazioni pericolose" fra due totalitarismi antitetici ma legati dal comune odio per le democrazie liberali spiccano due figure iconiche del nostro Novecento: Italo Balbo, che al termine della trasvolata sul Mediterraneo orientale fu accolto con grandi onori a Odessa, e Umberto Nobile che collaborò attivamente allo sviluppo della dirigibilistica sovietica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.