Il tema di questo saggio breve è il concetto di crisi nella teoria del mutamento sociale di Jürgen Habermas, focalizzando l’attenzione su quattro aspetti principali che consentono almeno di delineare il quadro generale dell’analisi. Il primo riguarda la contestualizzazione filologica e storiografica del concetto di crisi, al fine di mostrare la rilevanza all’interno del programma di ricerca di Habermas e nella sua ricezione internazionale e italiana. Il secondo aspetto ha finalità più sistematiche e concerne la collocazione del concetto di crisi nel quadro dei principi generali della teoria del mutamento sociale che Habermas ha elaborato in forma di tesi per la rielaborazione del materialismo storico. Troveremo qui i concetti di formazione sociale, sistema, mondo della vita, principi di organizzazione, processi di riproduzione materiale e di riproduzione simbolica. Il terzo è strettamente analitico e relativo alla definizione del concetto di crisi che consideriamo nella formulazione specifica per le società tardo-capitalista, tralasciando quindi le crisi esogene ed endogene delle formazioni sociali primitive, tradizionali e moderne. In particolare, presento le crisi interne dei due sotto-sistemi sociali – economia e politica, le crisi nelle relazioni tra sottosistemi sociali e mondo della vita e le crisi interne nelle tre dimensioni del mondo della vita – individui, legami sociali e tradizioni culturali. L’ultimo aspetto presenta l’attualità del modello di Habermas, ovvero la sua capacità, a mio avviso, di fornire quadri interpretativi per problematizzare le principali sfide odierne e di proporre una prospettiva per trovare possibili soluzioni. Si tratta di un modello gradualista che si allarga dalla sociologia intra-statuale alla sociologia globale.
Le tendenze di crisi nella società tardo-capitalista. Il modello habermasiano e la sua attualità per la sociologia
Corchia, Luca
Primo
2022-01-01
Abstract
Il tema di questo saggio breve è il concetto di crisi nella teoria del mutamento sociale di Jürgen Habermas, focalizzando l’attenzione su quattro aspetti principali che consentono almeno di delineare il quadro generale dell’analisi. Il primo riguarda la contestualizzazione filologica e storiografica del concetto di crisi, al fine di mostrare la rilevanza all’interno del programma di ricerca di Habermas e nella sua ricezione internazionale e italiana. Il secondo aspetto ha finalità più sistematiche e concerne la collocazione del concetto di crisi nel quadro dei principi generali della teoria del mutamento sociale che Habermas ha elaborato in forma di tesi per la rielaborazione del materialismo storico. Troveremo qui i concetti di formazione sociale, sistema, mondo della vita, principi di organizzazione, processi di riproduzione materiale e di riproduzione simbolica. Il terzo è strettamente analitico e relativo alla definizione del concetto di crisi che consideriamo nella formulazione specifica per le società tardo-capitalista, tralasciando quindi le crisi esogene ed endogene delle formazioni sociali primitive, tradizionali e moderne. In particolare, presento le crisi interne dei due sotto-sistemi sociali – economia e politica, le crisi nelle relazioni tra sottosistemi sociali e mondo della vita e le crisi interne nelle tre dimensioni del mondo della vita – individui, legami sociali e tradizioni culturali. L’ultimo aspetto presenta l’attualità del modello di Habermas, ovvero la sua capacità, a mio avviso, di fornire quadri interpretativi per problematizzare le principali sfide odierne e di proporre una prospettiva per trovare possibili soluzioni. Si tratta di un modello gradualista che si allarga dalla sociologia intra-statuale alla sociologia globale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


