I driver di valore e l’impatto valutativo (cenni)

Nei modelli di valutazione tradizionali, normalmente, si inizia con la previsione dei redditi futuri e li si attualizza con un tasso di sconto appropriato per arrivare ad un valore. Questo compito è abbastanza semplice quando si valutano aziende con redditi positivi, una lunga storia della performance e un grande numero di soggetti comparabili. Tuttavia, quando una o più di queste condizioni è assente, poiché magari si tratta di aziende con reddito tendenzialmente negativo, il processo valutativo cambierà in base alle motivazioni delle perdite. Ciò è tanto più vero nel caso di un ente consortile, dove il conseguimento e la distribuzione di utili sono questioni dibattute, poiché la mutualità consortile (o scopo consortile) si concretizza nell’interesse, tipicamente imprenditoriale presente nei consorzi, a migliorare la capacità di profitto delle imprese dei consorziati a fronte della riduzione dei costi sopportati ovvero nell’aumento dei ricavi ottenuti nella gestione delle rispettive imprese.