Nel presente lavoro vengono analizzati alcuni passi dell’opera del filologo serbo Pavle Solarić (1779-1821) dedicati all’Italia e alla lingua italiana. Stretto collaboratore di Dositej Obradović (1739/41-1811), Solarić cercava di seguirne le orme traducendo anch’egli libri e pubblicazioni per il suo popolo, avendo soprattutto cura di adattarli al contesto culturale serbo. La sua vera passione era però la filologia, disciplina con cui si proponeva di ricostruire l’origine dei popoli slavi e delle loro lingue: decisivo a tale scopo l’apporto del latino, lingua sacra e classica per eccellenza. Nel tentativo di attribuire alle lingue slave la medesima dignitas del latino, Solarić in alcuni suoi scritti prende in esame l’Italia, gli italiani e la loro parlata: è il caso dei Preliminari al Dialoghista illirico-italiano (Venezia 1810) oppure del manoscritto incompiuto sulla genesi degli slavi intitolato Roda slavenskoga početak, razmnoženije, porode i izrodi (SANU, inv. n. 162 [220]).
Dell’Italia di Pavle Solarić
Lazarevic Di Giacomo, Persida
2023-01-01
Abstract
Nel presente lavoro vengono analizzati alcuni passi dell’opera del filologo serbo Pavle Solarić (1779-1821) dedicati all’Italia e alla lingua italiana. Stretto collaboratore di Dositej Obradović (1739/41-1811), Solarić cercava di seguirne le orme traducendo anch’egli libri e pubblicazioni per il suo popolo, avendo soprattutto cura di adattarli al contesto culturale serbo. La sua vera passione era però la filologia, disciplina con cui si proponeva di ricostruire l’origine dei popoli slavi e delle loro lingue: decisivo a tale scopo l’apporto del latino, lingua sacra e classica per eccellenza. Nel tentativo di attribuire alle lingue slave la medesima dignitas del latino, Solarić in alcuni suoi scritti prende in esame l’Italia, gli italiani e la loro parlata: è il caso dei Preliminari al Dialoghista illirico-italiano (Venezia 1810) oppure del manoscritto incompiuto sulla genesi degli slavi intitolato Roda slavenskoga početak, razmnoženije, porode i izrodi (SANU, inv. n. 162 [220]).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.