Il contributo si propone di ricostruire la poliedrica, eccentrica e, per diverse ragioni, significativa attività di Maria Bazzi (Londra 1897 - Lugano 1959), attrice, capocomica, riduttrice, nonché autrice verso la quale la storiografia teatrale ha manifestato scarsissima o quasi nessuna attenzione. Al crocevia, nel primo Novecento, fra culture teatrali diverse, la Londra della sua prima formazione, l'Italia degli anni Venti e Trenta, gli Stati Uniti d'America e la Svizzera italiana, da cui l'attrice proveniva, Maria Bazzi è stata pioniera non soltanto nell'importazione della drammaturgia statunitense in Italia, sottraendo il primato, con la sua Anna Christie di O'Neill ad Anton Giulio Bragaglia (Lo scimmione peloso di O'Neill agli Indipendenti risale al dicembre 1927), ma anche nella diffusione, in lingua italiana e inglese, di certo nostro repertorio in America già negli anni Venti, a capo di una compagnia internazionale che - dicono le cronache dei giornali - aveva in repertorio, accanto ai lavori di Benelli, D'Annunzio, Tumiati, Rosso di san Secondo, due atti unici scritti per lei da Mussolini.
Maria Bazzi: attrice e scrittrice tra Europa e America
Antonella DI NALLO
Primo
In corso di stampa
Abstract
Il contributo si propone di ricostruire la poliedrica, eccentrica e, per diverse ragioni, significativa attività di Maria Bazzi (Londra 1897 - Lugano 1959), attrice, capocomica, riduttrice, nonché autrice verso la quale la storiografia teatrale ha manifestato scarsissima o quasi nessuna attenzione. Al crocevia, nel primo Novecento, fra culture teatrali diverse, la Londra della sua prima formazione, l'Italia degli anni Venti e Trenta, gli Stati Uniti d'America e la Svizzera italiana, da cui l'attrice proveniva, Maria Bazzi è stata pioniera non soltanto nell'importazione della drammaturgia statunitense in Italia, sottraendo il primato, con la sua Anna Christie di O'Neill ad Anton Giulio Bragaglia (Lo scimmione peloso di O'Neill agli Indipendenti risale al dicembre 1927), ma anche nella diffusione, in lingua italiana e inglese, di certo nostro repertorio in America già negli anni Venti, a capo di una compagnia internazionale che - dicono le cronache dei giornali - aveva in repertorio, accanto ai lavori di Benelli, D'Annunzio, Tumiati, Rosso di san Secondo, due atti unici scritti per lei da Mussolini.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.