Noi siamo nello spazio: e lo spazio è in noi. L’alternativa allo spazio è il vuoto; quel vuoto (coincidente con il nulla e con la morte) che Leopardi sente come incombente e opprimente, e che l’uomo fa di tutto per evitare anche a costo della noia, del dolore, del male. Lo spazio nell’opera di Leopardi assume varie forme, e stimola vari livelli di riflessione e di analisi, legati ai più svariati campi d’indagine: filosofia, astronomia, geometria, arte, linguistica, sociologia. In questo volume, che in parte ospita interventi presentati in un convegno dell’ADI del settembre 2019, si tenta una ricognizione, necessariamente parziale e limitata, di queste diverse accezioni dello spazio leopardiano.
DECLINAZIONI DELLO SPAZIO NELL’OPERA DI GIACOMO LEOPARDI Tra letteratura e scienza
Antonella Del Gatto
2021-01-01
Abstract
Noi siamo nello spazio: e lo spazio è in noi. L’alternativa allo spazio è il vuoto; quel vuoto (coincidente con il nulla e con la morte) che Leopardi sente come incombente e opprimente, e che l’uomo fa di tutto per evitare anche a costo della noia, del dolore, del male. Lo spazio nell’opera di Leopardi assume varie forme, e stimola vari livelli di riflessione e di analisi, legati ai più svariati campi d’indagine: filosofia, astronomia, geometria, arte, linguistica, sociologia. In questo volume, che in parte ospita interventi presentati in un convegno dell’ADI del settembre 2019, si tenta una ricognizione, necessariamente parziale e limitata, di queste diverse accezioni dello spazio leopardiano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.