Il volume ripercorre gli avvenimenti artistici più salienti della Roma barocca attraverso gli occhi di un suo eccezionale protagonista: il mercante di quadri genovese Pellegrino Peri (1625 circa-1699), figura chiave per comprendere la nascita del moderno mercato dell’arte. Per cinquant’anni piazza Navona e l’adiacente vicolo di Pasquino sono stati gli scenari sui quali si sono mossi i clienti del negozio, punto di partenza per molti pittori in cerca di successo e luogo di arrivo per artisti affermati, avidi collezionisti o semplici amatori. Il Libro dei conti, documento unico nel suo genere nel panorama italiano, ha consentito di ricostruire un avvincente quadro della storia del commercio dei dipinti di cui Peri è principale attore, tratteggiando così un nuovo ed affascinante scenario per gli studi di storia dell’arte. «Portar pazienza» è il motto più caro al mercante che, alternando strategie commerciali ad investimenti azzardati, saprà destreggiarsi con successo tra volubili acquirenti e capricciosi artisti, anticipando i cambiamenti della società e delle mode, come tre secoli più tardi faranno i suoi più noti colleghi Duveen e Wildenstein. Nel cuore della città pontificia la bottega di Peri è centro di promozione e diffusione dei generi pittorici, luogo nevralgico di un mercato dell’arte, i cui meccanismi possono essere oggi indagati sotto una nuova luce
Pellegrino Peri. Il mercato dell'arte nella Roma barocca
LORIZZO, Loredana
2010-01-01
Abstract
Il volume ripercorre gli avvenimenti artistici più salienti della Roma barocca attraverso gli occhi di un suo eccezionale protagonista: il mercante di quadri genovese Pellegrino Peri (1625 circa-1699), figura chiave per comprendere la nascita del moderno mercato dell’arte. Per cinquant’anni piazza Navona e l’adiacente vicolo di Pasquino sono stati gli scenari sui quali si sono mossi i clienti del negozio, punto di partenza per molti pittori in cerca di successo e luogo di arrivo per artisti affermati, avidi collezionisti o semplici amatori. Il Libro dei conti, documento unico nel suo genere nel panorama italiano, ha consentito di ricostruire un avvincente quadro della storia del commercio dei dipinti di cui Peri è principale attore, tratteggiando così un nuovo ed affascinante scenario per gli studi di storia dell’arte. «Portar pazienza» è il motto più caro al mercante che, alternando strategie commerciali ad investimenti azzardati, saprà destreggiarsi con successo tra volubili acquirenti e capricciosi artisti, anticipando i cambiamenti della società e delle mode, come tre secoli più tardi faranno i suoi più noti colleghi Duveen e Wildenstein. Nel cuore della città pontificia la bottega di Peri è centro di promozione e diffusione dei generi pittorici, luogo nevralgico di un mercato dell’arte, i cui meccanismi possono essere oggi indagati sotto una nuova luceI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.