Il contributo ricostruisce il possibile programma decorativo di Oldrio, abate di San Clemente a Casauria (1127-1152). L’esame della documentazione indiretta permette di ipotizzare due linee di azione: da un lato l’abate esalta il possesso delle reliquie romano-apostoliche (Pietro e Paolo, oltre a Clemente) con un complesso intervento sull’altare centrale; d’altro canto, propone in forma epigrafica una raffinata riflessione ecfrastica sugli arredi, oggi perduti, della bottega di Ruggero, Roberto e Nicodemo, che allinea l’abbazia sul Pescara alle voci più interessanti della contemporanea cultura europea.
Prima di Leonate: committenza casauriense nella prima metà del XII secolo
Iole Carlettini
2024-01-01
Abstract
Il contributo ricostruisce il possibile programma decorativo di Oldrio, abate di San Clemente a Casauria (1127-1152). L’esame della documentazione indiretta permette di ipotizzare due linee di azione: da un lato l’abate esalta il possesso delle reliquie romano-apostoliche (Pietro e Paolo, oltre a Clemente) con un complesso intervento sull’altare centrale; d’altro canto, propone in forma epigrafica una raffinata riflessione ecfrastica sugli arredi, oggi perduti, della bottega di Ruggero, Roberto e Nicodemo, che allinea l’abbazia sul Pescara alle voci più interessanti della contemporanea cultura europea.File in questo prodotto:
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