Il contributo partendo dall'aggiornamento del Censimento nazionale delle architetture italiane del secondo Novecento in Abruzzo (2012-2022) offre alcuni approfondimenti legati alle contingenze post-sismiche nelle aree di “cratere” delle quattro province di Chieti, L’Aquila, Pescara e Teramo. In concomitanza degli eventi sismici o di calamità naturali le opere di ricostruzione volte a soddisfare l'istanza della sicurezza si delineano sulla scia del pregiudizio verso la produzione architettonica del secondo novecento soprattutto attraverso scelte orientate verso la demolizione o il ripristino di tali manufatti. In Abruzzo la messa in sicurezza e la ricostruzione post terremoto hanno in tal senso comportato il sacrificio di edifici o complessi urbani difficilmente inquadrabili con i consueti strumenti di rilevamento del danno o nell’ambito del tradizionale restauro.
Approfondimenti e ricognizioni post-terremoto.
Cecamore, Stefano
2024-01-01
Abstract
Il contributo partendo dall'aggiornamento del Censimento nazionale delle architetture italiane del secondo Novecento in Abruzzo (2012-2022) offre alcuni approfondimenti legati alle contingenze post-sismiche nelle aree di “cratere” delle quattro province di Chieti, L’Aquila, Pescara e Teramo. In concomitanza degli eventi sismici o di calamità naturali le opere di ricostruzione volte a soddisfare l'istanza della sicurezza si delineano sulla scia del pregiudizio verso la produzione architettonica del secondo novecento soprattutto attraverso scelte orientate verso la demolizione o il ripristino di tali manufatti. In Abruzzo la messa in sicurezza e la ricostruzione post terremoto hanno in tal senso comportato il sacrificio di edifici o complessi urbani difficilmente inquadrabili con i consueti strumenti di rilevamento del danno o nell’ambito del tradizionale restauro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.