Il saggio cerca di contestualizzare il significato gergale della "pantafrica", uno stato di malessere documentato nella cultura abruzzese – in particolare in quella frentana – almeno dalla seconda metà del sec. XIX1. Il malessere viene genericamente riferito ad una condizione di apnea e soffocamento che si verifica durante il sonno notturno, quando la vittima percepisce una mostruosa presenza femminile, presumibilmente una strega, seduta sul proprio torace. L’immaginazione popolare e la cura di questa sintomatologia si tramandano e configurano, al giorno d’oggi, una singolare compresenza di medicalizzazione e di pratiche magico-religiose, di biomedicina e di medicine alternative. L’attribuzione di questa sintomatologia a una mostruosa presenza femminile, presumibilmente una strega, può tradurre un bisogno culturale di “addomesticazione del disagio” che, oggi come ieri, non viene preso in carico della biomedicina, tanto che le persone affette da questa sintomatologia raramente accettano di parlarne col proprio medico, affidandosi alla possibilità di tenere lontana la mostruosa figura notturna tramite atti magici.
Per un’epistemologia della mostruosa pantafrica
Lia Giancristofaro
2024-01-01
Abstract
Il saggio cerca di contestualizzare il significato gergale della "pantafrica", uno stato di malessere documentato nella cultura abruzzese – in particolare in quella frentana – almeno dalla seconda metà del sec. XIX1. Il malessere viene genericamente riferito ad una condizione di apnea e soffocamento che si verifica durante il sonno notturno, quando la vittima percepisce una mostruosa presenza femminile, presumibilmente una strega, seduta sul proprio torace. L’immaginazione popolare e la cura di questa sintomatologia si tramandano e configurano, al giorno d’oggi, una singolare compresenza di medicalizzazione e di pratiche magico-religiose, di biomedicina e di medicine alternative. L’attribuzione di questa sintomatologia a una mostruosa presenza femminile, presumibilmente una strega, può tradurre un bisogno culturale di “addomesticazione del disagio” che, oggi come ieri, non viene preso in carico della biomedicina, tanto che le persone affette da questa sintomatologia raramente accettano di parlarne col proprio medico, affidandosi alla possibilità di tenere lontana la mostruosa figura notturna tramite atti magici.File | Dimensione | Formato | |
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