Il saggio mira, tramite un affondo teoretico nel concetto hegeliano di riconoscimento, ad esporre criticamente l’ontologia implicita nei tentativi di istituire irriflessivamente e adialetticamente l’alterità dell’altro, tentativi che ne rivendicano lo statuto fenomenologico di extraconcettualità, pervenendovi però con modalità argomentative non critiche e non concettuali. Obiettivo è quello di recuperare, nel duplice movimento del riconoscimento hegeliano e nella sua logica di completezza e reciprocità, la concretezza dell'alterità e della sua libertà. Particolare attenzione è posta alla tessitura logico-ontologica e alla vocazione epistemica del concetto di riconoscimento, oltre che alla sua centralità nella delineazione dell'autodeterminazione e autosuperamento del soggetto.
“Rende[re] di nuovo libero l’altro”. Il doppio senso del riconoscimento hegeliano
Matteo Cavalleri
2020-01-01
Abstract
Il saggio mira, tramite un affondo teoretico nel concetto hegeliano di riconoscimento, ad esporre criticamente l’ontologia implicita nei tentativi di istituire irriflessivamente e adialetticamente l’alterità dell’altro, tentativi che ne rivendicano lo statuto fenomenologico di extraconcettualità, pervenendovi però con modalità argomentative non critiche e non concettuali. Obiettivo è quello di recuperare, nel duplice movimento del riconoscimento hegeliano e nella sua logica di completezza e reciprocità, la concretezza dell'alterità e della sua libertà. Particolare attenzione è posta alla tessitura logico-ontologica e alla vocazione epistemica del concetto di riconoscimento, oltre che alla sua centralità nella delineazione dell'autodeterminazione e autosuperamento del soggetto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


