L’ecosistema mediale è profondamente mutato a seguito dell’avvento di internet, ma ben di più in relazione all’imporsi, su tutti, di un format comunicativo quale quello dei social media. Format, evidentemente, social, cioè interattivo, e propriamente comunicativo, tipicamente orizzontale, che ha investito la trattazione di tutti contenuti, anche quelli tradizionalmente appannaggio di uno specifico e ben definito rapporto comunicativo, che è quello informativo. I nuovi processi costitutivi di una narrazione collettiva degli affari pubblici spingerebbero il campo dell’informazione, per dirla con Bordieu, verso eteronomia ed eresia, termini e poli opposti a quelli di autonomia e ortodossia: determinato da attori esterni allo stesso, produrrebbe eresie più che notizie. Se sono, come sono, mediatori politici e attivatori del controllo sociale, i giornalisti sono allora chiamati a “reclamare” questi ruoli, pur attraverso nuovi format della comunicazione e rinnovate modalità di ingaggio della cittadinanza, per assolvere a una funzione pubblica tanto centrale quanto vacante nell’ecosistema mediale contemporaneo.
Il futuro dell’informazione: da funzione pubblica a narrazione collettiva
Daniela Sideri
2025-01-01
Abstract
L’ecosistema mediale è profondamente mutato a seguito dell’avvento di internet, ma ben di più in relazione all’imporsi, su tutti, di un format comunicativo quale quello dei social media. Format, evidentemente, social, cioè interattivo, e propriamente comunicativo, tipicamente orizzontale, che ha investito la trattazione di tutti contenuti, anche quelli tradizionalmente appannaggio di uno specifico e ben definito rapporto comunicativo, che è quello informativo. I nuovi processi costitutivi di una narrazione collettiva degli affari pubblici spingerebbero il campo dell’informazione, per dirla con Bordieu, verso eteronomia ed eresia, termini e poli opposti a quelli di autonomia e ortodossia: determinato da attori esterni allo stesso, produrrebbe eresie più che notizie. Se sono, come sono, mediatori politici e attivatori del controllo sociale, i giornalisti sono allora chiamati a “reclamare” questi ruoli, pur attraverso nuovi format della comunicazione e rinnovate modalità di ingaggio della cittadinanza, per assolvere a una funzione pubblica tanto centrale quanto vacante nell’ecosistema mediale contemporaneo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.