Il saggio analizza i graffiti del Castello Tramontano di Matera, documentando l’utilizzo dell’edificio come luogo di detenzione tra il 1547 e il 1574. Attraverso l’indagine paleografica, iconografica e architettonica, emergono le tracce lasciate da prigionieri, tra cui anche esponenti del ceto nobiliare. I graffiti – alfabetici e figurativi – diventano una fonte storica diretta e potente, in grado di restituire voci, volti e stati d’animo dei detenuti. Il lavoro si inserisce nel più ampio quadro degli studi sulla scrittura in contesti di reclusione, valorizzandone la funzione espressiva e testimoniale.
Il Castello Tramontano di Matera. Le memorie graffite di una prigione
Centonze, Sabrina
2025-01-01
Abstract
Il saggio analizza i graffiti del Castello Tramontano di Matera, documentando l’utilizzo dell’edificio come luogo di detenzione tra il 1547 e il 1574. Attraverso l’indagine paleografica, iconografica e architettonica, emergono le tracce lasciate da prigionieri, tra cui anche esponenti del ceto nobiliare. I graffiti – alfabetici e figurativi – diventano una fonte storica diretta e potente, in grado di restituire voci, volti e stati d’animo dei detenuti. Il lavoro si inserisce nel più ampio quadro degli studi sulla scrittura in contesti di reclusione, valorizzandone la funzione espressiva e testimoniale.File in questo prodotto:
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