Abstract Il contributo analizza l'introduzione del video come strumento di comunicazione della ricerca nella conferenza annuale SID 2023 a Pescara. Per la prima volta, ai partecipanti della sezione "idee di ricerca" è stato richiesto di produrre un artefatto multimediale oltre al paper tradizionale, con l'obiettivo di comunicare la dinamicità dei progetti attraverso immagini in movimento. Sono stati raccolti 23 video distribuiti nelle tre sezioni (Contesti, Discipline, Persone), caratterizzati da linguaggi visivi e tecniche produttive diverse. Lo studio evidenzia come il linguaggio multimediale permetta di restituire la complessità multidimensionale della ricerca in design, rendendo accessibili processi, fasi intermedie e decisioni critiche attraverso una narrazione calibrata nel tempo. L'analisi dei contributi mostra l'utilizzo di tecniche variegate: dall'approccio emozionale al montaggio di clip, dalle animazioni 3D alle interviste, dalle slide animate agli storytelling con voice over. Ogni categoria ha sviluppato strategie specifiche per comunicare i propri contenuti, dalla riqualificazione urbana (Contesti) alle storie di inclusione sociale (Persone). Nonostante le sfide legate alle competenze tecniche richieste e al rischio di semplificazione eccessiva, il video si conferma strumento prezioso per valorizzare la ricerca in design, abbattendo barriere linguistiche e culturali attraverso un linguaggio universale e immediato.
ATTI DELLA CONFERENZA ANNUALE DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI DESIGN PESCARA 12-13 GIUGNO 2023
Giulia Panadisi
;Ivo Spitilli
2024-01-01
Abstract
Abstract Il contributo analizza l'introduzione del video come strumento di comunicazione della ricerca nella conferenza annuale SID 2023 a Pescara. Per la prima volta, ai partecipanti della sezione "idee di ricerca" è stato richiesto di produrre un artefatto multimediale oltre al paper tradizionale, con l'obiettivo di comunicare la dinamicità dei progetti attraverso immagini in movimento. Sono stati raccolti 23 video distribuiti nelle tre sezioni (Contesti, Discipline, Persone), caratterizzati da linguaggi visivi e tecniche produttive diverse. Lo studio evidenzia come il linguaggio multimediale permetta di restituire la complessità multidimensionale della ricerca in design, rendendo accessibili processi, fasi intermedie e decisioni critiche attraverso una narrazione calibrata nel tempo. L'analisi dei contributi mostra l'utilizzo di tecniche variegate: dall'approccio emozionale al montaggio di clip, dalle animazioni 3D alle interviste, dalle slide animate agli storytelling con voice over. Ogni categoria ha sviluppato strategie specifiche per comunicare i propri contenuti, dalla riqualificazione urbana (Contesti) alle storie di inclusione sociale (Persone). Nonostante le sfide legate alle competenze tecniche richieste e al rischio di semplificazione eccessiva, il video si conferma strumento prezioso per valorizzare la ricerca in design, abbattendo barriere linguistiche e culturali attraverso un linguaggio universale e immediato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


