L’introduzione ripercorre l’impatto e l’eredità de Le città invisibili di Italo Calvino, pubblicato nel 1972, esplorando il senso di mistero e paradosso evocato anche dalla celebre copertina di Magritte. Il testo evidenzia come l’opera generi una molteplicità di itinerari interpretativi, tra singolare e plurale, che riflettono le infinite sfaccettature urbane. Viene sottolineata l’ambiguità tra le cinquantacinque città descritte e la possibile unità di fondo che si manifesta nel testo, aprendo a prospettive di ricerca sempre nuove. La lettura si configura come processo personale, fonte inesauribile di spunti per la critica e la progettazione urbanistica. L’introduzione coinvolge il lettore in un viaggio che connette la riflessione filosofica e poetica con le sfide reali dello spazio urbano, rigenerando il desiderio di felicità insito nella città ideale.
BIOGRAFIE DI CITTÀ. L’invisibile di Calvino
Antonio Alberto Clemente
2025-01-01
Abstract
L’introduzione ripercorre l’impatto e l’eredità de Le città invisibili di Italo Calvino, pubblicato nel 1972, esplorando il senso di mistero e paradosso evocato anche dalla celebre copertina di Magritte. Il testo evidenzia come l’opera generi una molteplicità di itinerari interpretativi, tra singolare e plurale, che riflettono le infinite sfaccettature urbane. Viene sottolineata l’ambiguità tra le cinquantacinque città descritte e la possibile unità di fondo che si manifesta nel testo, aprendo a prospettive di ricerca sempre nuove. La lettura si configura come processo personale, fonte inesauribile di spunti per la critica e la progettazione urbanistica. L’introduzione coinvolge il lettore in un viaggio che connette la riflessione filosofica e poetica con le sfide reali dello spazio urbano, rigenerando il desiderio di felicità insito nella città ideale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


