Il volume esplora la straordinaria attualità e le molteplici interpretazioni de Le città invisibili di Italo Calvino, indagando i suoi influssi sull'architettura, sull’urbanistica e sulla comprensione contemporanea dello spazio urbano. Attraverso contributi di studiosi ed esperti, viene affrontata la relazione tra il testo e il progetto architettonico, considerato una vera e propria “biografia di città” che intreccia letteratura e scienza del territorio. L'opera di Calvino viene riletta come atlante di conoscenze e desideri, dove ciascuna delle cinquantacinque città immaginarie raccontate diventa occasione di riflessione sulla complessità urbana, sul rapporto tra realtà ed immaginazione, tra paesaggio fisico e paesaggio interiore, tra memoria e desiderio, tra visibile e invisibile. Il libro ne evidenzia la peculiare struttura compositiva e la matrice geometrica, con una spirale interpretativa che invita a ripensare i paradigmi disciplinari e a superare i limiti tra spazio fisico e mentale. I saggi raccolti analizzano il dialogo tra Marco Polo e Kublai Kan come viaggio esperienziale che conduce il lettore a confrontarsi con le questioni fondamentali dell’abitare, offrendo prospettive inedite per la progettualità architettonica e urbana. Ampio spazio è dedicato al rapporto tra realtà e immaginazione, intendendo la città non solo come luogo materiale, ma come costruzione simbolica di identità, memorie e aspirazioni collettive. Il testo intreccia inoltre prospettive di geografia umanistica, semiotica dello spazio e teoria dell’immaginazione, grazie ad analisi specifiche sui paesaggi interiori descritti da Calvino e sulle trasfigurazioni artistiche che il suo scritto ha generato. Riflessioni sui disegni delle città invisibili e sul ruolo dell’immagine nella narrazione urbana completano il quadro, sottolineando l’importanza del sogno e della visualizzazione nella cultura del progetto. In sintesi, "Biografie di città – L’invisibile di Calvino" è un volume che offre una lettura multidisciplinare, poetica e progettuale dell’opera calviniana, considerata come fonte inesauribile di spunti teorici e pratici per architetti, urbanisti e studiosi che si interrogano sulle nuove forme dell’abitare contemporaneo, invitando a percorrere, attraverso la letteratura, i sentieri della città futura.
Biografie di città. L'invisibile di Calvino
Antonio Alberto Clemente
2025-01-01
Abstract
Il volume esplora la straordinaria attualità e le molteplici interpretazioni de Le città invisibili di Italo Calvino, indagando i suoi influssi sull'architettura, sull’urbanistica e sulla comprensione contemporanea dello spazio urbano. Attraverso contributi di studiosi ed esperti, viene affrontata la relazione tra il testo e il progetto architettonico, considerato una vera e propria “biografia di città” che intreccia letteratura e scienza del territorio. L'opera di Calvino viene riletta come atlante di conoscenze e desideri, dove ciascuna delle cinquantacinque città immaginarie raccontate diventa occasione di riflessione sulla complessità urbana, sul rapporto tra realtà ed immaginazione, tra paesaggio fisico e paesaggio interiore, tra memoria e desiderio, tra visibile e invisibile. Il libro ne evidenzia la peculiare struttura compositiva e la matrice geometrica, con una spirale interpretativa che invita a ripensare i paradigmi disciplinari e a superare i limiti tra spazio fisico e mentale. I saggi raccolti analizzano il dialogo tra Marco Polo e Kublai Kan come viaggio esperienziale che conduce il lettore a confrontarsi con le questioni fondamentali dell’abitare, offrendo prospettive inedite per la progettualità architettonica e urbana. Ampio spazio è dedicato al rapporto tra realtà e immaginazione, intendendo la città non solo come luogo materiale, ma come costruzione simbolica di identità, memorie e aspirazioni collettive. Il testo intreccia inoltre prospettive di geografia umanistica, semiotica dello spazio e teoria dell’immaginazione, grazie ad analisi specifiche sui paesaggi interiori descritti da Calvino e sulle trasfigurazioni artistiche che il suo scritto ha generato. Riflessioni sui disegni delle città invisibili e sul ruolo dell’immagine nella narrazione urbana completano il quadro, sottolineando l’importanza del sogno e della visualizzazione nella cultura del progetto. In sintesi, "Biografie di città – L’invisibile di Calvino" è un volume che offre una lettura multidisciplinare, poetica e progettuale dell’opera calviniana, considerata come fonte inesauribile di spunti teorici e pratici per architetti, urbanisti e studiosi che si interrogano sulle nuove forme dell’abitare contemporaneo, invitando a percorrere, attraverso la letteratura, i sentieri della città futura.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


