Il saggio riassume l’intervento di M. Unali nell’ambito della 7° Sessione del Convegno UID 2004 - dal titolo Disegno e Progetto (coordinata da M. Docci e L. Sacchi) - e riflette sulle potenzialità rappresentativo-conformative dello spazio digitale: disegno = progetto = costruzione. In sintesi il saggio affronta quelle relazioni tra architettura e tecno-cultura digitale che attualizzano l'argomento, generando ulteriori conformazioni che tendono a ridurre (fino ad annullare) la tradizionale dicotomia di "ordine analogico" tra Disegno e Progetto (disegno e architettura, disegno e costruzione …). Tali argomenti sono stati relazionati anche con il concetto albertiano di lineamenta (disegno/progetto). Continuando a riflettere sul tema, emerge inoltre che il "ritmo/processo" della rappresentazione digitale (dall'elaborazione in real time alla sua percezione interattiva) non permette dilatazioni temporali come invece accade (nella dimensione reale), ad esempio, tra l'idea e la sua realizzazione materica. In altre parole, il pensiero e l'azione, nella dimensione digitale, possono essere rappresentazioni di un solo "corpo che sente".
Spazio digitale: disegno = progetto
UNALI, Maurizio
2004-01-01
Abstract
Il saggio riassume l’intervento di M. Unali nell’ambito della 7° Sessione del Convegno UID 2004 - dal titolo Disegno e Progetto (coordinata da M. Docci e L. Sacchi) - e riflette sulle potenzialità rappresentativo-conformative dello spazio digitale: disegno = progetto = costruzione. In sintesi il saggio affronta quelle relazioni tra architettura e tecno-cultura digitale che attualizzano l'argomento, generando ulteriori conformazioni che tendono a ridurre (fino ad annullare) la tradizionale dicotomia di "ordine analogico" tra Disegno e Progetto (disegno e architettura, disegno e costruzione …). Tali argomenti sono stati relazionati anche con il concetto albertiano di lineamenta (disegno/progetto). Continuando a riflettere sul tema, emerge inoltre che il "ritmo/processo" della rappresentazione digitale (dall'elaborazione in real time alla sua percezione interattiva) non permette dilatazioni temporali come invece accade (nella dimensione reale), ad esempio, tra l'idea e la sua realizzazione materica. In altre parole, il pensiero e l'azione, nella dimensione digitale, possono essere rappresentazioni di un solo "corpo che sente".I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.