Leopardi utilizza delle strutture sintattiche ricorrenti per indicare un certo stato della memoria e un modulo relazionale tra l'io e il tu che si ripropone quasi invariato nel Coro di morti, in A Silvia, e nelle Ricordanze. La sintassi itera la sequenza di [verbo (rigorosamente al passato remoto) + due punti + congiunzione + ciò che resta del passato], che permette lo spostamento del tempo narrativo sul presente, e marca implicitamente il rispecchiamento dell'io nel tu. Si tratta di microstrutture cariche di tensione dialogica con il lettore, che è chiamato ad entrare nel testo e a decifrare quanto di enigmatico si nasconde nelle pieghe della costruzione stilistica e sintattica.
“Tal memoria n’avanza”. Su alcune strutture rammemorative leopardiane
DEL GATTO, ANTONELLA
2004-01-01
Abstract
Leopardi utilizza delle strutture sintattiche ricorrenti per indicare un certo stato della memoria e un modulo relazionale tra l'io e il tu che si ripropone quasi invariato nel Coro di morti, in A Silvia, e nelle Ricordanze. La sintassi itera la sequenza di [verbo (rigorosamente al passato remoto) + due punti + congiunzione + ciò che resta del passato], che permette lo spostamento del tempo narrativo sul presente, e marca implicitamente il rispecchiamento dell'io nel tu. Si tratta di microstrutture cariche di tensione dialogica con il lettore, che è chiamato ad entrare nel testo e a decifrare quanto di enigmatico si nasconde nelle pieghe della costruzione stilistica e sintattica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.