La nuova documentazione rintracciata sulla chiesa romana dei Serviti ha permesso di attribuire con certezza l’architettura della chiesa a Francesco da Volterra e di ricostruire il nuovo assetto decorativo barocco progettato da Alessandro Gaulli Baciccia. Vengono poi precisati meglio il completamento del prospetto e l’ampliamento del portale d’ingresso, evidenziando la presenza dell’immagine di “donzella” nel timpano del portale che riconduce anche questo intervento strutturale e decorativo al patrocinio di monsignor Giorgio Bolognetti, già indicato dalla storiografia architettonica come promotore delle opere tardo seicentesche nella facciata, di completamento, con la costruzione del secondo livello. Le opere sono generalmente attribuite a Carlo Rainaldi senza adeguata documentazione ma solo in base alla consuetudine, in quegli anni, di Rainaldi con il monsignore: l’ipotesi, attendibile, anche in base a confronti compositivi, non può essere però estesa all’attuale finestra centrale perché nel testo viene documentato come questa sia stata in parte modificata dagli interventi del Gaulli. L’architetto settecentesco alterò anche la struttura della chiesa esistente, oltre alla decorazione, modificandone sostanzialmente l’aspetto; non così per la spazialità, che mantiene pressoché inalterati i caratteri del progetto ideato da Volterra e completato, forse con alcune modifiche, per lo più decorative, nella zona presbiteriale dopo la sua morte (1594).

Ricerche per la storia architettonica di S. Maria in Via a Roma

MARCUCCI, Laura
2003-01-01

Abstract

La nuova documentazione rintracciata sulla chiesa romana dei Serviti ha permesso di attribuire con certezza l’architettura della chiesa a Francesco da Volterra e di ricostruire il nuovo assetto decorativo barocco progettato da Alessandro Gaulli Baciccia. Vengono poi precisati meglio il completamento del prospetto e l’ampliamento del portale d’ingresso, evidenziando la presenza dell’immagine di “donzella” nel timpano del portale che riconduce anche questo intervento strutturale e decorativo al patrocinio di monsignor Giorgio Bolognetti, già indicato dalla storiografia architettonica come promotore delle opere tardo seicentesche nella facciata, di completamento, con la costruzione del secondo livello. Le opere sono generalmente attribuite a Carlo Rainaldi senza adeguata documentazione ma solo in base alla consuetudine, in quegli anni, di Rainaldi con il monsignore: l’ipotesi, attendibile, anche in base a confronti compositivi, non può essere però estesa all’attuale finestra centrale perché nel testo viene documentato come questa sia stata in parte modificata dagli interventi del Gaulli. L’architetto settecentesco alterò anche la struttura della chiesa esistente, oltre alla decorazione, modificandone sostanzialmente l’aspetto; non così per la spazialità, che mantiene pressoché inalterati i caratteri del progetto ideato da Volterra e completato, forse con alcune modifiche, per lo più decorative, nella zona presbiteriale dopo la sua morte (1594).
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