Il saggio analizza la varietà degli orientamenti giurisprudenziali alla luce delle regole in tema di interpretazione della legge e del contratto collettivo. Dopo aver esaminato le diverse teorie in materia e l'ampia discrezionalità concessa all'interprete (per la relatività dei criteri utilizzati e la possibilità di far prevalere le proprie "precomprensioni"), l'autore rileva come nella realtà giurisprudenziale le ambiguità e l'indeterminatezza dei criteri interpretativi non impediscono di giungere a poche interpretazioni alternative di un testo legale e contrattuale. E questo anche in conseguenza dell'applicazione di regole semantiche condivise e di una analisi che ricerca le finalità perseguite dal testo normativo in un contesto sistematico di coordinamento con altre norme. In tale ambito, l'a., per restringere ulteriormente la discrezionalità dell'interprete, propone di utilizzare il "diritto vivente" in tema di interpretazione della legge e del contratto collettivo enucleato nel tempo da un'imponente e costante giurisprudenza. Vengono poi analizzate le conseguenze dell'applicazione di questo metodo sul piano giuridico e sociale, con la finalità di evitare che l'interpretazione giurisprudenziale si risolva in un giudizio totalmente "soggettivo" del giudice, del tutto svincolato dal testo normativo che regola il caso controverso.
LA GIURISPRUDENZA DEL LAVORO ED IL "DIRITTO VIVENTE" SULLE REGOLE INTERPRETATIVE
SPEZIALE, Valerio
2008-01-01
Abstract
Il saggio analizza la varietà degli orientamenti giurisprudenziali alla luce delle regole in tema di interpretazione della legge e del contratto collettivo. Dopo aver esaminato le diverse teorie in materia e l'ampia discrezionalità concessa all'interprete (per la relatività dei criteri utilizzati e la possibilità di far prevalere le proprie "precomprensioni"), l'autore rileva come nella realtà giurisprudenziale le ambiguità e l'indeterminatezza dei criteri interpretativi non impediscono di giungere a poche interpretazioni alternative di un testo legale e contrattuale. E questo anche in conseguenza dell'applicazione di regole semantiche condivise e di una analisi che ricerca le finalità perseguite dal testo normativo in un contesto sistematico di coordinamento con altre norme. In tale ambito, l'a., per restringere ulteriormente la discrezionalità dell'interprete, propone di utilizzare il "diritto vivente" in tema di interpretazione della legge e del contratto collettivo enucleato nel tempo da un'imponente e costante giurisprudenza. Vengono poi analizzate le conseguenze dell'applicazione di questo metodo sul piano giuridico e sociale, con la finalità di evitare che l'interpretazione giurisprudenziale si risolva in un giudizio totalmente "soggettivo" del giudice, del tutto svincolato dal testo normativo che regola il caso controverso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.