L’articolo analizza il frammento bacchilideo 20A Maehler conservato sul P. Oxy. 1361 (P) e tradizionalmente attribuito agli enkomia fin dall’editio princeps di Grenfell e Hunt. In esso si analizza la tradizione papiracea del fr. 20A e si propone una diversa ricostruzione delle sue colonne, lasciando spazio all’ipotesi che nella parte iniziale del carme siano cadute ben tre strofe davanti alla prima conservata e che dunque si debba lì ricostruire un’intera colonna di 24 righe e collocare all’inizio di essa l’incipit del carme. Si analizza poi il tema mitico presente nel frammento, quello del rapimento di Marpessa da parte di Ida, e si avanza l’ipotesi che Bacchilide abbia trattato proprio nella prima colonna perduta del carme fr. 20A la variante mitica della sfida di Eveno ai pretendenti di sua figlia di cui conservano notizia Schol. Pind. Isthm. 4,92, Eusth. ad Hom. Il. 9, 557, p. 776, 8 ss. e Tzetzes Lykophr. 160. Infine, sulla base della più generale interpretazione del papiro e dell’analisi mitica, si mette in discussione la tradizionale attribuzione del frammento alla classe degli enkomia e si suggerisce l’ipotesi che il carme fosse un ditirambo, composto senz’altro per una festa spartana, forse quella delle Leucippidi, legata a riti di iniziazione femminili e associata al culto di Dioniso Colonatas.
Bacchilide e Sparta: il Fr. 20A Maehler
DI MARZIO, MARIALUIGIA
2006-01-01
Abstract
L’articolo analizza il frammento bacchilideo 20A Maehler conservato sul P. Oxy. 1361 (P) e tradizionalmente attribuito agli enkomia fin dall’editio princeps di Grenfell e Hunt. In esso si analizza la tradizione papiracea del fr. 20A e si propone una diversa ricostruzione delle sue colonne, lasciando spazio all’ipotesi che nella parte iniziale del carme siano cadute ben tre strofe davanti alla prima conservata e che dunque si debba lì ricostruire un’intera colonna di 24 righe e collocare all’inizio di essa l’incipit del carme. Si analizza poi il tema mitico presente nel frammento, quello del rapimento di Marpessa da parte di Ida, e si avanza l’ipotesi che Bacchilide abbia trattato proprio nella prima colonna perduta del carme fr. 20A la variante mitica della sfida di Eveno ai pretendenti di sua figlia di cui conservano notizia Schol. Pind. Isthm. 4,92, Eusth. ad Hom. Il. 9, 557, p. 776, 8 ss. e Tzetzes Lykophr. 160. Infine, sulla base della più generale interpretazione del papiro e dell’analisi mitica, si mette in discussione la tradizionale attribuzione del frammento alla classe degli enkomia e si suggerisce l’ipotesi che il carme fosse un ditirambo, composto senz’altro per una festa spartana, forse quella delle Leucippidi, legata a riti di iniziazione femminili e associata al culto di Dioniso Colonatas.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.