L'articolo esamina gli obiettivi del nuovo esercizio di valutazione della ricerca, che sarà svolto dal Comitato di indirizzo di valutazione della ricerca (Civr): un processo che interesserà 90 strutture tra Università statali e non statali ed enti pubblici di ricerca, per un totale di 66.819 ricercatori coinvolti. 146.000 i prodotti sottoposti a valutazione, 82.000 quelli valutati in peer-review, realizzati nell'arco del quinquennio 1° gennaio 2004-31 dicembre 2008. Le aree di valutazione corrispondono alle 14 aree disciplinari individuate dal Consiglio universitario nazionale (Cun), per ognuna delle quali verrà costituito un panel di esperti nominati in numero complessivo non superiore alle 540 unità. Saranno valutate non solo le strutture, ma anche i dipartimenti e i singoli ricercatori: tra gli indicatori vi sono il numero dei ricercatori, del personale tecnico e amministrativo, dei brevetti e degli spin-off, nonché il tasso di mobilità internazionale, la quantità di entrate per finanziamenti di progetti di ricerca e l'impegno di risorse proprie in progetti di ricerca. Per consistenza numerica, il nuovo esercizio di valutazione è decisamente più ponderoso rispetto al precedente Vtr 2001-2003. Ciascun ricercatore appartenente alle Università dovrà presentare due pubblicazioni, quattro coloro che sono affiliati ad un ente pubblico di ricerca. Nell'ambito del nuovo esercizio sarà valutato tutto il personale attivo negli atenei. Al termine del processo si potrà stabilire chi svolge ricerca di qualità e chi, invece, è inattivo: secondo le prime stime del Comitato nelle Università tale condizione riguarderebbe il 10% del totale. Obiettivo prioritario elevare il merito, la responsabilità delle strutture e la trasparenza nell'assegnazione delle risorse: è quanto chiede il Miur al nuovo esercizio di valutazione, con la prospettiva di pervenire ad una mappatura quanto più fedele e precisa della qualità della ricerca svolta nel nostro paese.

Universita' ed enti di ricerca sotto esame: al via il nuovo esercizio di valutazione

LOMBARDINILO, ANDREA
2010-01-01

Abstract

L'articolo esamina gli obiettivi del nuovo esercizio di valutazione della ricerca, che sarà svolto dal Comitato di indirizzo di valutazione della ricerca (Civr): un processo che interesserà 90 strutture tra Università statali e non statali ed enti pubblici di ricerca, per un totale di 66.819 ricercatori coinvolti. 146.000 i prodotti sottoposti a valutazione, 82.000 quelli valutati in peer-review, realizzati nell'arco del quinquennio 1° gennaio 2004-31 dicembre 2008. Le aree di valutazione corrispondono alle 14 aree disciplinari individuate dal Consiglio universitario nazionale (Cun), per ognuna delle quali verrà costituito un panel di esperti nominati in numero complessivo non superiore alle 540 unità. Saranno valutate non solo le strutture, ma anche i dipartimenti e i singoli ricercatori: tra gli indicatori vi sono il numero dei ricercatori, del personale tecnico e amministrativo, dei brevetti e degli spin-off, nonché il tasso di mobilità internazionale, la quantità di entrate per finanziamenti di progetti di ricerca e l'impegno di risorse proprie in progetti di ricerca. Per consistenza numerica, il nuovo esercizio di valutazione è decisamente più ponderoso rispetto al precedente Vtr 2001-2003. Ciascun ricercatore appartenente alle Università dovrà presentare due pubblicazioni, quattro coloro che sono affiliati ad un ente pubblico di ricerca. Nell'ambito del nuovo esercizio sarà valutato tutto il personale attivo negli atenei. Al termine del processo si potrà stabilire chi svolge ricerca di qualità e chi, invece, è inattivo: secondo le prime stime del Comitato nelle Università tale condizione riguarderebbe il 10% del totale. Obiettivo prioritario elevare il merito, la responsabilità delle strutture e la trasparenza nell'assegnazione delle risorse: è quanto chiede il Miur al nuovo esercizio di valutazione, con la prospettiva di pervenire ad una mappatura quanto più fedele e precisa della qualità della ricerca svolta nel nostro paese.
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