Sociologo dell’educazione e formatore ante-litteram. Questo il ritratto leopardiano disegnato dallo studio delle riflessioni sull’educazione presenti nello Zibaldone e dai brani di matrice socio-formativa confluiti nella Crestomazia italiana della prosa, che consentono di analizzare più in profondità il percorso educativo esperito dal poeta a Recanati per mano di Monaldo, da cui Giacomo è diviso non solo da una diversa visione dell’esistenza, ma anche da una differente idea di educazione: l’anelito costante ad abbandonare Recanati e la volontà di infrangere la compassata immobilità cui il padre lo ha predestinato ne sono l’ulteriore dimostrazione. Il peregrinare del poeta per l’Italia rivela un’innata inclinazione a scoprire saperi nuovi e sorprendenti, alla ricerca di quella gloria letteraria che il romito borgo di Recanati non può riservargli. La libertà conquistata non fa altro che acuire il senso di rifiuto per una vita che l’opprime e per il modello educativo imposto dal padre, che tuttavia continuerà sempre a riverire con deferenza. Nel corso degli anni affiora in Giacomo un sentire pedagogico incentrato sulla salvaguardia delle componenti vocazionali e sulla valorizzazione delle naturali propensioni temperamentali, così da agevolare la ricerca di quella felicità inseguita invano lontano da Recanati e dal mondo.

L'educazione mediata: Leopardi e la lezione dell'antico

LOMBARDINILO, ANDREA
2010-01-01

Abstract

Sociologo dell’educazione e formatore ante-litteram. Questo il ritratto leopardiano disegnato dallo studio delle riflessioni sull’educazione presenti nello Zibaldone e dai brani di matrice socio-formativa confluiti nella Crestomazia italiana della prosa, che consentono di analizzare più in profondità il percorso educativo esperito dal poeta a Recanati per mano di Monaldo, da cui Giacomo è diviso non solo da una diversa visione dell’esistenza, ma anche da una differente idea di educazione: l’anelito costante ad abbandonare Recanati e la volontà di infrangere la compassata immobilità cui il padre lo ha predestinato ne sono l’ulteriore dimostrazione. Il peregrinare del poeta per l’Italia rivela un’innata inclinazione a scoprire saperi nuovi e sorprendenti, alla ricerca di quella gloria letteraria che il romito borgo di Recanati non può riservargli. La libertà conquistata non fa altro che acuire il senso di rifiuto per una vita che l’opprime e per il modello educativo imposto dal padre, che tuttavia continuerà sempre a riverire con deferenza. Nel corso degli anni affiora in Giacomo un sentire pedagogico incentrato sulla salvaguardia delle componenti vocazionali e sulla valorizzazione delle naturali propensioni temperamentali, così da agevolare la ricerca di quella felicità inseguita invano lontano da Recanati e dal mondo.
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