Gli ultimi emigrati abruzzesi, ormai anziani, associandosi in microcomunità (clubs) praticano le danze festive folkloriche così come le hanno apprese quando erano giovani nell’Abruzzo dell’immediato Dopoguerra, ovvero prima di lasciare i loro paesi per ricostruirsi un’esistenza all’estero. In merito, si forniscono i risultati inediti di un’indagine sul campo condotta personalmente, negli anni 1998-2004, presso l’associazione “Coro di Lanciano” (Toronto, Canada), allo scopo di analizzare quanto rimane del patrimonio etnocoreutico tradizionale e, soprattutto, evidenziare la funzione socio-culturale che la danza folk ha svolto, e continua a svolgere, nel sostenere e cementare l’identità degli abruzzesi espatriati. La danza delle origini, infatti, viene scelta come performance e costituisce un potente espediente narrativo per una “regressione emotiva” funzionale alla retorica delle origini.
Danza festiva, identità culturale performance presso un gruppo di abruzzesi a Toronto
GIANCRISTOFARO, Lia
2010-01-01
Abstract
Gli ultimi emigrati abruzzesi, ormai anziani, associandosi in microcomunità (clubs) praticano le danze festive folkloriche così come le hanno apprese quando erano giovani nell’Abruzzo dell’immediato Dopoguerra, ovvero prima di lasciare i loro paesi per ricostruirsi un’esistenza all’estero. In merito, si forniscono i risultati inediti di un’indagine sul campo condotta personalmente, negli anni 1998-2004, presso l’associazione “Coro di Lanciano” (Toronto, Canada), allo scopo di analizzare quanto rimane del patrimonio etnocoreutico tradizionale e, soprattutto, evidenziare la funzione socio-culturale che la danza folk ha svolto, e continua a svolgere, nel sostenere e cementare l’identità degli abruzzesi espatriati. La danza delle origini, infatti, viene scelta come performance e costituisce un potente espediente narrativo per una “regressione emotiva” funzionale alla retorica delle origini.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.