RIASSUNTO – Negli anni della formazione accademica in psicologia, che avviene nel periodo anteriore alla Prima guerra mondiale e di cui l'Autore segue puntualmente le tappe, Gemelli si avvale principalmente della tradizione di lingua tedesca; recepisce però i contributi di ricercatori quali Wundt, Kiesow, Külpe, Kraepelin e altri nel quadro di una pregressa concezione filosofico-antropologica, maturata al contatto con la neoscolastica di Lovanio A partire da questo quadro, Gemelli conferisce particolare risalto alla «introspezione provocata» della scuola di Würzburg – un metodo che lo porta a esaltare l’Io come autonomo centro di iniziativa –, mentre tra le due guerre abbraccerà, filtrandoli, teorie e/o metodi psicologici con cui verrà successivamente in contat-to: il funzionalismo di Stumpf, il gestaltismo e la psicoanalisi. Quanto alla psichiatria, comprensibilmente scar-sa è l’influenza di Kraepelin, benché lo avesse frequentato a Monaco; piuttosto Gemelli appare debitore ad au-tori di lingua tedesca quando, aderendo alla «patopsicologia» di Münsterberg e altri, ripropone metodi külpiani per lo studio del malato di mente. ABSTRACT – AGOSTINO GEMELLI’S APPROACH TO THE GERMAN PSYCHOLOGY AND PSYCHIA-TRY. In the years of his academic formation as a psychologist, which occurred before World War I and whose steps the Author examines accurately,Gemelli mainly avails himself of the German language tradition; neverthe-less, he takes in the contributions of authors like Wundt, Kiesow, Külpe, Kraepelin and others, in the framework of a prior philosophical-anthropological perspective, developed in contact with the New Scholasticism of Lou-vain (Belgium). Starting from this context, Gemelli considerably highlights the «systematic experimental intro-spection» of the Würzburg School – a method which leads him to emphasize the ego as an autonomous centre of initiative – , while, between the two World Wars, he will confront himself dialectically with the psychological theories and methods he will come in touch with, later on: Gestaltism, Stumpf’s functionalism and psychoanaly-sis. As for psychiatry, understandably little is Kraepelin’s influence on him, despite their association in Munich. To a greater extent Gemelli seems to be indebted to German language authors when, embracing “pathopsychol-ogy” of Münsterberg et al., he advocates Külpian methods in the study of mental patients.

L’incontro di Agostino Gemelli con la psicologia e la psichiatria tedesche

FORNARO, Mauro
2010-01-01

Abstract

RIASSUNTO – Negli anni della formazione accademica in psicologia, che avviene nel periodo anteriore alla Prima guerra mondiale e di cui l'Autore segue puntualmente le tappe, Gemelli si avvale principalmente della tradizione di lingua tedesca; recepisce però i contributi di ricercatori quali Wundt, Kiesow, Külpe, Kraepelin e altri nel quadro di una pregressa concezione filosofico-antropologica, maturata al contatto con la neoscolastica di Lovanio A partire da questo quadro, Gemelli conferisce particolare risalto alla «introspezione provocata» della scuola di Würzburg – un metodo che lo porta a esaltare l’Io come autonomo centro di iniziativa –, mentre tra le due guerre abbraccerà, filtrandoli, teorie e/o metodi psicologici con cui verrà successivamente in contat-to: il funzionalismo di Stumpf, il gestaltismo e la psicoanalisi. Quanto alla psichiatria, comprensibilmente scar-sa è l’influenza di Kraepelin, benché lo avesse frequentato a Monaco; piuttosto Gemelli appare debitore ad au-tori di lingua tedesca quando, aderendo alla «patopsicologia» di Münsterberg e altri, ripropone metodi külpiani per lo studio del malato di mente. ABSTRACT – AGOSTINO GEMELLI’S APPROACH TO THE GERMAN PSYCHOLOGY AND PSYCHIA-TRY. In the years of his academic formation as a psychologist, which occurred before World War I and whose steps the Author examines accurately,Gemelli mainly avails himself of the German language tradition; neverthe-less, he takes in the contributions of authors like Wundt, Kiesow, Külpe, Kraepelin and others, in the framework of a prior philosophical-anthropological perspective, developed in contact with the New Scholasticism of Lou-vain (Belgium). Starting from this context, Gemelli considerably highlights the «systematic experimental intro-spection» of the Würzburg School – a method which leads him to emphasize the ego as an autonomous centre of initiative – , while, between the two World Wars, he will confront himself dialectically with the psychological theories and methods he will come in touch with, later on: Gestaltism, Stumpf’s functionalism and psychoanaly-sis. As for psychiatry, understandably little is Kraepelin’s influence on him, despite their association in Munich. To a greater extent Gemelli seems to be indebted to German language authors when, embracing “pathopsychol-ogy” of Münsterberg et al., he advocates Külpian methods in the study of mental patients.
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