Anagyris foetida L. è una specie arbustiva che cresce spontanea in tutto il bacino del Mediterraneo, dalle isole Canarie al Medio Oriente, Europa meridionale e Nord africa ed è l’unico rappresentante del genere Anagyris . Chiamata volgarmente legno puzzo per il suo odore sgradevole, raggiunge mediamente una altezza di due metri, porta foglie trifoliate che possono perdersi completamente durante le calde estati mediterranee. E’ caratterizzata da una abbondante fioritura invernale ed è una delle pochissime specie europee a essere impollinata da uccelli. La fruttificazione primaverile si completa in estate producendo baccelli di grandezza variabile dai 10 ai 20 cm. Tutte le parti della pianta sono considerate tossiche per la presenza di alcaloidi che sono stati isolati a partire dal 1935 con gli studi di Ing H. e collaboratori1, sino a gli ultimi lavori nel 19942, utilizzando materiale costituito prevalentemente da rami e foglie. In questo studio si è voluta estendere la ricerca degli alcaloidi a tutte le parti della pianta e valutarne la concentrazione relativa nei diversi organi, partendo da materiale vegetale raccolto nel nord Sardegna dove la specie vegeta abbondante su suoli calcarei. Oltre alla presenza degli alacaloidi descritti in letteratura si evidenzia la presenza di Retamina nei soli rami e l’assenza totale di Rhombofolina nelle radici. Inoltre su alcuni campioni di radici sono stati isolati e caratterizzati due alcaloidi pirrolizidinici nuovi per la specie.
Alcaloidi pirrolizidinici da Anagyris foetida L.
MENGHINI, LUIGI;LEPORINI, LIDIA;
2012-01-01
Abstract
Anagyris foetida L. è una specie arbustiva che cresce spontanea in tutto il bacino del Mediterraneo, dalle isole Canarie al Medio Oriente, Europa meridionale e Nord africa ed è l’unico rappresentante del genere Anagyris . Chiamata volgarmente legno puzzo per il suo odore sgradevole, raggiunge mediamente una altezza di due metri, porta foglie trifoliate che possono perdersi completamente durante le calde estati mediterranee. E’ caratterizzata da una abbondante fioritura invernale ed è una delle pochissime specie europee a essere impollinata da uccelli. La fruttificazione primaverile si completa in estate producendo baccelli di grandezza variabile dai 10 ai 20 cm. Tutte le parti della pianta sono considerate tossiche per la presenza di alcaloidi che sono stati isolati a partire dal 1935 con gli studi di Ing H. e collaboratori1, sino a gli ultimi lavori nel 19942, utilizzando materiale costituito prevalentemente da rami e foglie. In questo studio si è voluta estendere la ricerca degli alcaloidi a tutte le parti della pianta e valutarne la concentrazione relativa nei diversi organi, partendo da materiale vegetale raccolto nel nord Sardegna dove la specie vegeta abbondante su suoli calcarei. Oltre alla presenza degli alacaloidi descritti in letteratura si evidenzia la presenza di Retamina nei soli rami e l’assenza totale di Rhombofolina nelle radici. Inoltre su alcuni campioni di radici sono stati isolati e caratterizzati due alcaloidi pirrolizidinici nuovi per la specie.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.